George Papacostantinou comparirà davanti ad una corte speciale in connessione con lo scandalo della "lista Lagarde". E' accusato di falsificazione di documenti e abuso di fiducia per non aver consegnato alle autorità una lista di 2mila evasori fiscali con conti in Svizzera, ricevuta dall'allora collega francese Christine Lagarde, ora presidente dell'Fmi.
L'ex ministro greco delle Finanze, George Papacostantinou, verrà processato davanti ad una corte speciale in connessione con lo scandalo della "lista Lagarde" sugli evasori fiscali. Lo ha stabilito oggi la corte suprema greca.
Ministro delle Finanze fra l'ottobre 2009 e il giugno 2011, il 53enne Papacostantinou è accusato di falsificazione di documenti e abuso di fiducia. Mentre era in carica, l'esponente del partito socialista Pasok ricevette nel 2010 una lista con 2mila nomi di greci che avevano depositi segreti per un totale di 6 miliardi di euro nella banca svizzera Hsbc, inviata dalla collega francese Christine Lagarde (oggi presidente dell'Fmi). Secondo l'accusa, Papacostantinou non solo decise di non consegnare la lista alla Sdoe, la 'Finanza' greca, ma cancellò anche i nomi di tre suoi familiari.
L'esistenza della lista divenne nota solo due anni dopo grazie ad una inchiesta giornalistica, provocando uno scandalo enorme in una Grecia ormai sottoposta alle dure richieste dei creditori internazionali. Come ministro delle Finanze, Papacostantinou ha infatti negoziato nel 2010 il primo prestito internazionale erogato da Unione Europea, Banca Mondiale e Fondo Monetario internazionale. Ma quando nei mesi successivi la Lagarde ha inviato la lista per aiutare Atene a combattere contro l'evasione fiscale, Papacostantinou ha preferito insabbiare tutto.