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Usa: morte del 12enne di colore Tamir Rice classificata come "omicidio"

12 dicembre 2014 | 20.54
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Lo hanno stabilito i medici legali. Il ragazzo ucciso a Cleveland da un poliziotto perché giocava con una pistola finta. In un video le immagini del drammatico incidente

Il parco di Cleveland dove  fu colpito il 12enne Tamir Rice
Il parco di Cleveland dove fu colpito il 12enne Tamir Rice

La morte del 12enne di colore Tamir Rice è stata classificata come "omicidio". A stabilirlo è stato l'ufficio del medico legale incaricato di accertare le cause del decesso del ragazzo, colpito a morte da un agente di polizia davanti a un parco di Cleveland mentre giocava con una pistola finta. L'incidente, avvenuto lo scorso 22 novembre, è oggetto di un'inchiesta e i genitori del 12enne hanno avviato un'azione legale contro le autorità cittadine e i due poliziotti coinvolti.

Come riporta la Cnn, secondo i documenti forniti dall'ufficio del medico legale, Tamir Rice è morto per una "ferita al torace con lesioni ai principali vasi sanguigni, all'intestino e al bacino". Secondo quanto riferì la polizia, prima di venire colpito a morte il 12enne stava puntando una pistola giocattolo contro i passanti davanti ad un parco di Cleveland. Un testimone chiamò la centrale di polizia avvertendo che un maschio di colore, "probabilmente un ragazzo", stava puntando una "pistola" contro le persone, aggiungendo però, per ben due volte, che l'arma era "probabilmente finta".

Dalla centrale fu chiesto ad una pattuglia di intervenire, ma secondo quanto è finora emerso, omettendo di riferire che secondo il testimone l'arma usata dal giovane era probabilmente finta e che il sospettato era probabilmente un minore. I due poliziotti giunsero sul luogo dell'incidente e due secondi dopo essere sceso dall'auto, l'agente Timothy Loehmann sparò al ragazzo, che morì il giorno seguente per le ferite riportate. L'incidente è illustrato in tutta la sua drammaticità dalle immagini riprese dalle telecamere di sorveglianza e contenute in un video diffuso su richiesta della famiglia del ragazzo.

La polizia sostiene che l'agente aprì il fuoco dopo che il ragazzo tentò di impugnare la pistola che aveva infilato nella cintola e che il tappetto rosso che avrebbe dovuto indicare che si trattava di un'arma giocattolo era stato rimosso. I due agenti coinvolti, il 26enne Loehmann, e il 46enne Frank Garmback, autista della pattuglia, sono stati sospesi dal servizio in attesa delle conclusioni dell'inchiesta.

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