Lo studente di neuroscienze sparò sulla folla in un cinema di Aurora. Al processo si dovrà stabilire se è sano di mente. Se assolto sarà rinchiuso in un istituto psichiatrico, altrimenti rischia l'ergastolo o la pena di morte.
Si è aperto oggi a Centennial, in Colorado, il processo contro James Holmes, lo studente americano che aprì il fuoco sulla folla che assisteva al cinema alla prima di un film di Batman, provocando 12 morti e 70 feriti. Al centro del processo vi è la questione della sanità mentale dell'imputato. Attraverso i suoi legali, Holmes ha ammesso di aver compiuto la strage ma si è proclamato innocente in quanto incapace di intendere e di volere. Se sarà assolto verrà rinchiuso in un istituto psichiatrico, se verrà riconosciuto colpevole rischia l'ergastolo o la pena di morte.
Holmes, che oggi ha 27 anni, è apparso in aula ben diverso dal momento dell'arresto, quando aveva i capelli tinti di rosso e lo sguardo allucinato. Oggi aveva i capelli scuri corti, occhiali cerchiati di tartaruga e una maglietta a righe blu, che lo facevano sembrare lo studente di neuroscienze che era prima della strage. E' rimasto silenzioso in aula, dondolandosi a volte sulla sedia.
Il processo si è aperto con la selezione di una giuria il più possibile imparziale. Sono stati estratti i nomi di 9mila persone - uno dei più grandi numeri di giurati della storia processuale americana - 2mila dei quali sono stati già scartati. Saranno esaminati a gruppi di 150 alla volta per poter individuare i 12 giurati.
Secondo i suoi avvocati, Holmes era in preda ad un attacco psicotico quando si presentò alla prima del film "Batman il cavaliere oscuro" in un cinema di Aurora, in Colorado, il 20 luglio 2012. Molti spettatori si erano mascherati per l'occasione e inizialmente il ragazzo era passato inosservato, malgrado i capelli tinti di rosso, una maschera a gas e un giubbotto antiproiettile. Poi Holmes ha cominciato a lanciare gas lacrimogeni e a sparare sulla folla. Alla polizia ha detto che era The Jocker, il cattivo dei film di Batman.
