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Wikileaks: oltre 13 mln di euro spesi per proteggere ambasciata Ecuador

06 febbraio 2015 | 08.02
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Tanto ha speso il governo britannico in quasi tre anni. I costi, ha precisato la polizia, sono stati coperti dal bilancio per la protezione diplomatica, che fornisce agenti per le ambasciate nel Regno Unito. Per il vice premier Clegg è una situazione "frustrante"

Julian Assange (Foto Infophoto)
Julian Assange (Foto Infophoto)

Scotland Yard ha speso circa 10 milioni di sterline (più di 13 milioni di euro) per proteggere giorno e notte l'ambasciata dell'Ecuador a Londra da quando il fondatore di Wikileaks, Julian Assange, ha chiesto asilo a Quito, rifugiandosi nella sede diplomatica, da quasi tre anni. Se lasciasse l'ambasciata, Assange, che ha sempre respinto le accuse di aggressione sessuale nei confronti di due donne in Svezia, verrebbe arrestato.

Tra giugno 2012 e ottobre 2014, hanno riferito le autorità, i costi diretti della polizia sono stati di 7,3 milioni di sterline, mentre 1,8 milioni di sterline sono stati spesi per gli straordinari. Scotland Yard ha confermato che il costo dell'operazione per i contribuenti britannici nei primi 28 mesi, fino al 31 ottobre scorso, aveva raggiunto i i 9 milioni di sterline.

Le spese, ha precisato la polizia, sono state coperte dal bilancio per la protezione diplomatica, che fornisce agenti a difesa delle ambasciate nel Regno Unito. Con i tre mesi successivi, è prevedibile che la cifra totale abbia raggiunto i 10 milioni di sterline. I dati, che equivalgono a più di 10mila sterline al giorno, sono stati ottenuti da Lbc radio in base al Freedom of Information Act (una legge sulla libertà di informazione).

"E' imbarazzante - ha commentato Kristinn Hrafnsson, portavoce di Wikileaks - vedere il governo britannico spendere più per la sorveglianza e la detenzione di un rifugiato politico non incriminato che per le sue indagini sulla guerra in Iraq, che ha ucciso centinaia di migliaia di persone".

Da parte sua, il vice premier britannico Nick Clegg, parlando a Lbc radio, ha affermato che si tratta di una situazione "frustrante", sia per i contribuenti britannici che per il governo svedese. "La Svezia - ha detto - è un Paese dalle garanzie democratiche impeccabili con un sistema giudiziario molto rispettato", secondo il quale Assange "dovrebbe andare in Svezia per affrontare le accuse molto gravi" nei suoi confronti. Per Clegg, quindi, la cosa più giusta per il fondatore di Wikileaks è "affrontare la giustizia".

Ad agosto dello scorso anno, Assange ha affermato che "presto" avrebbe lasciato l'ambasciata dell'Ecuador, da dove si trova ormai da oltre 950 giorni. Le autorità svedesi vogliono interrogarlo per le accuse di aggressione sessuale risalenti al 2010. Più volte la giustizia britannica ha affermato che dovrebbe essere estradato in Svezia, ma il fondatore di Wikileaks teme di essere mandato negli Stati Uniti, dove è accusato di avere divulgato documenti segreti del governo americano.

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