Oscurati circa 800 account Twitter, 12 pagine di Facebook e più di 50 indirizzi di posta elettronica di presunti terroristi. La lista aggiornata pubblicata ogni ora con l'hastag #OpISIS
Lo avevano promesso. E così è stato. Anonymous ha annunciato di aver oscurato circa 800 account Twitter, 12 pagine di Facebook e più di 50 indirizzi di posta elettronica di presunti terroristi, appartenenti all’Is. Il gruppo di hacker aveva dichiarato guerra ai terroristi e a chiunque attentasse alla libertà di espressione il mese scorso, attraverso un video caricato su YouTube, in seguito all'attentato al giornale satirico 'Charlie Hebdo'. E in un nuovo video pubblicato venerdì, Anonymous aveva inviato un altro avvertimento ai militanti dello stato Islamico: "Sarete trattati come un virus, e noi siamo la cura. Internet è nostro".
Secondo i controlli effettuati da CNNMoney, nella stragrande maggioranza di indirizzi ip e web legati alla galassia jihadista e pubblicati nei giorni scorsi dal collettivo di hacktivist nell’ambito dell'operazione #OpAntiISIS, compare un messaggio che dice che sono stati sospesi o non sono disponibili. Tuttavia, alcuni account sembrano essere ancora attivi.
Sia Twitter che Facebook sono noti per oscurare gli account e i contenuti che sono associati al terrorismo, ma può essere difficile tenere traccia dei loro milioni di utenti. Spesso si basano sulle denunce che arrivano da altri utenti prima di fare una mossa. Attraverso l'hastag #OpISIS, è possibile consultare la lista delle pagine oscurate, che viene aggiornata ogni ora. E ieri sull'account Twitter dell'operazione anti-Stato islamico (#OpAntiISIS) Anonymous ha annunciato la caccia al capo degli hacker dell'Is: un informatico tunisino di nome Majdi M. che vivrebbe a Manouba e sarebbe il gestore di numerosi siti jihadisti.
#OpAntiISIS: #Anonymous Operation against #ISIS #Daesh terrorism & #AlQaeda
..Tock.Tick..TOCK..
#iamkenji #IamMuath
https://t.co/V9BnghYHt4
— Tick.. Tock.. (@OpAntiISIS) 10 Febbraio 2015