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Ucraina, bombe sui civili: 12 morti e più di 50 feriti a Kramatorsk

10 febbraio 2015 | 13.22
LETTURA: 3 minuti

Colpita la base militare usata come quartier generale delle operazioni di Kiev contro i separatisti e un quartiere residenziale. Il gruppo di contatto, riunito a Minsk, ha trovato un accordo per il 'cessate il fuoco' nell'est del Paese. Obama: "Se fallisce la diplomazia, valuteremo l'invio di armi". Merkel frena: "No a soluzioni militari". Kerry ammette: "Io favorevole all'invio ma il presidente è indeciso". La Russia avverte gli Stati Uniti: "Con armi all'Ucraina, rischio escalation del conflitto". Hollande: "A Minsk con la cancelliera tedesca per riuscire in un accordo di pace"

(Xinhua)
(Xinhua)

Escalation di violenza nell'est dell'Ucraina alla vigilia del possibile vertice di Minsk previsto mercoledì. E' stata colpita dai razzi la base militare della città di Kramatorsk, che è usata come quartier generale delle operazioni di Kiev contro i separatisti, e un vicino quartiere residenziale. E' di 12 morti il bilancio delle vittime dell'attacco, secondo quanto riferiscono le autorità citate dall'agenzia di stampa Interfax. Sarebbero inoltre decine le persone rimaste ferite: almeno 58, secondo quanto ha reso noto l'amministrazione regionale di Donetsk e tra loro ci sono 32 soldati.

Intanto, secondo quanto riferisce l'agenzia Itar Tass, il gruppo di contatto, riunito oggi a Minsk, ha trovato un accordo per il 'cessate il fuoco' nell'est del Paese e sui mezzi per controllarlo. Il gruppo ha anche concordato un piano per il ritiro delle armi pesanti.

Razzi Tornado sarebbero stati lanciati da Horlivka, la località controllata dai separatisti che si trova a 50 chilometri di distanza. Come ha precisato il presidente Petro Poroshenko di fronte alla Verkhovna Rada, fra le vittime vi sono sia civili che militari.

In mattinata i volontari al fianco delle forze ucraine avevano lanciato un'offensiva contro i separatisti nei dintorni di Mariupol, ha confermato anche il Consiglio di sicurezza ucraino mentre proseguono gli scontri più a nord, a Debaltsevo.

Combattimenti fra separatisti e il battaglione di Azov nella località di Shyokyne: lo ha reso noto il 'ministro della Difesa' della Repubblica di Donetsk. Un portavoce del battaglione Azov aveva rivendicato la conquista del controllo di diverse località a nordest di Mariupol.

(video da YouTube dell'utente Misis Djyli)

Nelle ultime 24 ore "c'è stato un aumento degli attacchi nemici contro postazioni ucraine", ha denunciato il portavoce militare ucraino Andriy Stelmakh.

In un telegramma inviato ai diplomatici russi, Putin ha detto che "indipendentemente da quante pressioni vengono esercitate su di noi, continueremo a perseguire una politica estera indipendente, per sostenere gli interessi fondamentali della nostra gente in linea con la stabilità e la sicurezza globale".

Il segretario del Consiglio di sicurezza nazionale russo Nikolai Patrushev ha indicato nell'eventuale invio di armi americane all'Ucraina una "ulteriore escalation" del conflitto, ma precisato che la Russia continuerà anche in tal caso a perseguire la strada diplomatica.

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