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Grecia: Tsipras, abbiamo vinto una battaglia, non la guerra

21 febbraio 2015 | 14.16
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Il premier greco all'indomani dell'accordo all'Eurogruppo per estendere di 4 mesi il programma di sostegno: "Ci siamo lasciati alle spalle l'austerità, il memorandum e la troika" ma "davanti a noi abbiamo ancora difficoltà". Telefonata a Renzi per ringraziarlo del ruolo svolto. La soddisfazione della politica, Nuova Democrazia: "Il peggio è stato evitato". Potami: "Scongiurato l'incubo di un'uscita dall'euro"

(Infophoto) - INFOPHOTO
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"Abbiamo vinto una battaglia, ma non la guerra". Lo ha affermato il primo ministro greco, Alexei Tsipras, in un discorso televisivo all'indomani dell'accordo all'Eurogruppo per estendere di 4 mesi il programma di sostegno per Atene. "Le difficoltà sono ancora davanti a noi", ha aggiunto.

Il governo greco "continuerà con la stessa calma e determinazione" il percorso avviato, "restando fedeli al mandato popolare", hanno voluto assicurare fonti dell'esecutivo ellenico dopo la riunione in cui il premier Alexis Tsipras ed il ministro delle Finanze Yanis Varoufakis hanno riferito ai ministri l'esito dell'Eurogruppo di ieri a Bruxelles.

A conclusione della riunione, secondo quanto riferito dall'agenzia di stampa Ana-Mpa, Varoufakis si è detto ottimista sulla possibilità che la lista di impegni messa a punto dal governo sarà accettata dalle 'tre istituzioni', la nuova formula con cui si indica la troika. Secondo il ministro, Bce, Ue ed Fmi risponderanno con un sì o con un no e in caso di risposta negativa, l'Eurogruppo si riunirà di nuovo. La lista di impegni richiesti ad Atene deve essere presentata entro lunedì.

"Venerdì - aveva detto Tsipras in un passaggio del suo intervento in tv - abbiamo attraversato una tappa decisiva, lasciandoci alle spalle l'austerità, il memorandum e la troika".

Telefonata a Renzi - Il premier greco ha poi telefonato Matteo Renzi per ringraziarlo per il ruolo svolto in queste ore a livello europeo, come reso noto da fontidi Palazzo Chigi. Ieri Renzi aveva parlato del lavoro di 'cerniera' fatto dall'Italia e dal ministro Pier Carlo Padoan all'Eurogruppo.

Il successo ottenuto dall'esecutivo guidato dalla sinistra radicale è stato salutato positivamente da varie componenti della politica in Grecia. "Il peggio è stato evitato, e questo è positivo", è il commento del partito conservatore Nuova Democrazia, che ha guidato il precedente governo di Atene prima di essere sconfitto da Syriza alle elezioni del 25 gennaio.

Di scelta "logica" ha parlato invece il partito filo-europeo Potami, esprimendo soddisfazione perché "per il momento è stato scongiurato lo scenario da incubo di un'uscita dalla zona euro".

Ma ci sono anche voci discordanti. Secondo Aristides Hatzis, professore di economia dell'Università di Atene, "il governo non solo ha fatto concessioni importanti, ma ha sostanzialmente annullato le promesse elettorali fatte da Syriza".

"Sarà veramente difficile - ha proseguito - convincere il popolo greco che le cose non stanno così". Hatzis si è detto convinto che, per i progetti di riforma che sono allo studio, il governo utilizzerà "grandi parole" come lotta a corruzione ed evasione fiscale, "con pochi riferimenti alla riforma del mercato".

Dall'esecutivo di Tsipras, invece, il professore si sarebbe aspettato misure come deregulation, privatizzazioni e riforme previdenziali, sotto la pressione dei partner internazionali. Ora, ha concluso Hatzis, "mi auguro che non riappaiano tagli e aumenti delle tasse".

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