cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 13:46
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Russia: media, Putin neutralizzato da servizi ombra di Mosca

16 marzo 2015 | 12.15
LETTURA: 4 minuti

Il leader del Comitato islamico russo, Dzhemal: "So che l'ex capo dei servizi segreti russi ha incontrato un leader ceceno l'11 marzo". Il giallo sull''assenza' del presidente, ricomparso oggi a San Pietroburgo per un incontro con l'omologo del Kirghizistan. Sergio Romano: "L'ipotesi della malattia è la più ragionevole"

 - (AFP)
- (AFP)

Vladimir Putin sarebbe stato fatto sparire con un colpo di Stato orchestrato dai servizi 'ombra' di Mosca assieme al leader ceceno. Il giallo sulla 'scomparsa' del presidente russo, che è riapparso oggi dopo 11 giorni in un incontro a San Pietroburgo dove ha incontrato l'omologo del Kirghizistan, Almazbek Atambayev, continua ad alimentare voci su presunti complotti e malattie.

L'ultimo incontro ufficiale era stato quello con il presidente del Consiglio italiano Matteo Renzi il 5 marzo. Poi, niente più. E ora la tesi del complotto si arricchisce della posizione del presidente del Comitato islamico russo, Geydar Dzhemal, secondo cui Putin sarebbe 'vivo' ma 'neutralizzato' da presunti servizi ombra di Mosca che avrebbero compiuto un colpo di Stato organizzato dall'ex capo dei servizi segreti (Fsb), Nikolai Patrushev.

"Le mie informazioni sono che Patrushev ha incontrato il leader ceceno Ramzan Kadyrov l'11 marzo a Pyatigorsk", avrebbe affermato Dzhemal, secondo quanto riporta il 'Mailonline'.

Il sito del quotidiano britannico pubblica inoltre alcune immagini di una serie di tir parcheggiati fuori dal Cremlino che stanno alimentando nuove voci relative a un'imminente e rapida fuga del leader russo che, secondo alcuni blogger, ricorda molto la fuga dell'allora presidente ucraino Viktor Yanukovich che, nel febbraio dello scorso anno, cercò di prendere quanto più denaro possibile.

L'unica cosa certa è che per un politico come Putin, che ama stare sotto ai riflettori - tanto da mettersi in posa con una tigre, in sella a un cavallo a torso nudo o con la sua cintura nera di karate - questa assenza dalla vita pubblica è anomala. E così sui social network si è aperta la caccia allo 'scomparso' attraverso molti l'hashtag, tra cui anche #PutinDead e #PutinMissing.

Anche se in questi giorni il Cremlino ha cercato di smorzare le speculazioni, pubblicando diverse foto, tra cui quelle di un incontro con il governatore della Carelia (in realtà avvenuto una settimana prima di quanto riportato dalla presidenza) e con il presidente della Corte Suprema, Mosca non è riuscita nell'intento proprio perché non è mai stato chiaro quando fossero state scattate le immagini.

E' stato poi lo stesso Cremlino a smentire la notizia che il leader russo fosse andato per alcuni giorni in Svizzera per la nascita della figlia che avrebbe avuto da Alina Kabayeva nella clinica Sant'Anna di Sorengo, in Svizzera. Notizia bollata come "falsa" da Mosca.

Secondo quanto riportava ieri infine il quotidiano austriaco Kurier, Putin avrebbe un forte mal di schiena e un ortopedico viennese sarebbe accorso al suo capezzale.

Mentre per la rete televisiva russa dell'opposizione Dozhd, che cita fonti anonime, il leader del Cremlino sarebbe stato colpito da una brutta influenza e starebbe passando la convalescenza in una dacia, lontano dalla capitale.

"L'ipotesi della malattia è la più ragionevole, ma è abbastanza interessante il fatto che non se ne possa e debba parlare". Così Sergio Romano, editorialista del "Corriere della Sera" ed ambasciatore a Mosca dal 1985 al 1989, alla fine dell'epoca sovietica, commenta con l'Adnkronos la scomparsa dalla scena pubblica di Putin.

"La cosa che mi sembra più divertente - dice l'ambasciatore - è che noi occidentali siamo proprio tornati mentalmente alla tradizione sovietica, nel senso che continuiamo a dare una straordinaria importanza alla visibilità o meno di un leader. Questo rientrava nella prassi dei nostri rapporti con l'Unione Sovietica". Ciò premesso, Romano ritiene che non ci siano altre ragioni dietro la scomparsa di Putin che "la malattia, ma evidentemente quello russo è un sistema che non ama parlare delle malattie dei leader, come se fossero immortali, noi lo faremmo con maggiore semplicità e naturalezza".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza