Ad un anno esatto dalla firma del trattato, al via al Museo di Storia contemporanea di Mosca l'esposizione dal titolo "Crimea: La storia di un ritorno" dedicata agli eventi nella penisola
Diventa un pezzo da museo e sarà esposta oggi per la prima volta la penna che il presidente Vladimir Putin ha usato per firmare il trattato di annessione della Crimea alla Russia. Lo ha detto all'agenzia Tass la direttrice del Museo di Storia contemporanea di Mosca. "In totale c'erano quattro penne, una per ogni firmatario. Noi abbiamo la penna utilizzata dal presidente della Federazione russa", ha detto Irina Velikanova, aggiungendo che in futuro il pezzo diventerà parte di una mostra permanente sulla storia della Russia nel 21° secolo e getterà le basi per la creazione di una particolare collezione museale.
L'esposizione dal titolo "Crimea: La storia di un ritorno" è stata preparata congiuntamente dal Museo Centrale di Tavrida, a Sinferopoli, e dal Museo Russo di Etnografia di San Pietroburgo e potrà essere visitata fino al 12 aprile. La mostra ha un totale di 450 pezzi ed è composta da tre sezioni dedicate alla storia di Crimea come parte dell'impero russo, ai principali eventi della penisola nel 20° secolo e alla sua ricerca di identità nazionale e politico nei primi anni 1990. Esposte anche le richieste della Crimea sulla concessione della cittadinanza russa. Esposte anche le richieste della Crimea sulla concessione della cittadinanza russa.
La mostra arriva ad un anno esatto dalla firma del trattato per l'ingresso della Crimea nella Federazione Russa, avvenuta al Cremlino il 18 marzo 2014 dopo un'invasione militare e un controverso referendum popolare in cui la maggior parte persone hanno votato per il ricongiungimento con la Russia. "La mostra comprenderà anche materiali dedicati agli eventi di un anno fa tra cui volantini, manifesti e l'uniforme dei combattenti del corpo della polizia segreta Berkut che abbiamo ricevuto dai nostri colleghi in Crimea" ha detto Velikanova.