cerca CERCA
Mercoledì 24 Aprile 2024
Aggiornato: 04:34
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Israele: vittoria di Netanyahu, farà governo con nazionalisti e religiosi

18 marzo 2015 | 11.20
LETTURA: 5 minuti

Il suo partito ha conquistato 30 dei 120 seggi della Knesset. Favoriti nei sondaggi, i suoi avversati del Fronte Sionista di centro sinistra si sono fermati a quota 24. Terza forza politica del Paese, con 14 seggi, la Lista Unita che per la prima volta unisce i tre partiti arabo israeliani. Herzog e Livni ammettono la sconfitta. Gelo Anp: affossato possibile accordo di pace. Hamas: "Terroristi Netanyahu e chi lo ha votato"

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu (Foto Afp) - AFP
Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu (Foto Afp) - AFP

Smentendo tutti i pronostici e i risultati dell'exit poll, il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu è uscito vincitore dalle elezioni. Il suo partito ha conquistato 30 dei 120 seggi della Knesset, il parlamento israeliano, secondo risultati relativi al 99% del conteggio dei voti. I suoi avversari di centro sinistra, il leader laburista Isaac Herzog e la centrista Tzipi Livni che correvano insieme per l'Unione Sionista, si sono fermati a quota 24.

Terzo partito è la Lista Araba Unita, che per la prima volta unisce i tre partiti arabo israeliani, e ha ottenuto 14 seggi. Segue il partito laico centrista Yesh Atid dell'ex ministro delle Finanze Yair Lapid, che ha ottenuto 11 seggi, in netto calo rispetto al 2013 quando fu la sorpresa delle elezioni ottenendo 19 deputati. Ottiene 10 seggi il nuovo partito Kulanu dell'ex ministro delle Comunicazioni Moshe Kahlon, un ex membro del Likud di Netanuahu diventato molto popolare per aver aperto alla concorrenza la telefonia mobile riducendo le tariffe. Sono invece in calo i due alleati nazionalisti di Netanyahu: il partito di Bennett è sceso da 12 a 8 seggi e quello di Lieberman da 13 a 6. I due partiti ultraortodossi hanno ciascuno 7 seggi, mentre il partito di sinistra Meretz ha perso due seggi, fermandosi a 4. Non è riuscito ad entrare alla Knesset il nuovo partito ultraortodosso Yahad.

Galvanizzato dalla vittoria, Netanyahu ha promesso di mettersi subito al lavoro per formare una nuova coalizione, con l'obiettivo di giungere ad un nuovo governo entro "due o tre settimane". Formerò "un governo forte e stabile" che si occuperà "della sicurezza e le sfide socioeconomiche", ha detto presentandosi alle prime ore di oggi alla folla dei suoi sostenitori che festeggiavano i risultati elettorali. "Abbiamo ottenuto una grande vittoria per il campo nazionalista guidato dal Likud", ha aggiunto Netanyahu, dicendosi "fiero" del popolo israeliano mentre la folla gridava "Bibi, Bibi", chiamandolo con il soprannome.

Il primo ministro, che ora potrà guidare il governo per un terzo mandato consecutivo, ha esteso un ramoscello di ulivo anche agli arabo israeliani, dopo aver accusato ieri la sinistra di portarli a votare in massa ai seggi. Il mio governo, ha detto, lavorerà per migliorare "le cose più importanti per noi, una vera sicurezza e un welfare socioeconomico. Queste sono cose importanti per ogni famiglia, cittadino, soldato e tutti cittadini d'Israele, ebrei e non ebrei. Siete tutti importanti per me".

Ora un governo con nazionalisti e religiosi - Forte dei 30 seggi conquistati dal suo partito Likud alla Knesset, Netanyahu ha già fatto sapere di voler costituire un nuovo governo con i partiti della destra nazionalista, il Focolare Ebraico del ministro dell'Economia Naftali Bennett e l'Yisrael Beitenou del ministro degli Esteri Avigdor Lieberman. A loro si aggiungeranno i due partiti ultraortodossi, che erano fuori dal precedente governo, e il nuovo partito Kulanu dell'ex ministro del Likud Moshe Kahlon, che ha fatto campagna contro il carovita.

Herzog e Livni: questa è una mattina difficile - Herzog ha telefonato a Netanyahu per congratularsi con lui per la vittoria, ma in un comunicato il leader laburista e la centrista Tzipi Livni hanno affermato che "questa è una mattina difficile per noi e per chi condivide le nostre convinzioni". "Assieme ai nostri partner alla Knesset ci batteremo per i valori in cui crediamo", promettono Herzog e Livni, sostenitori della ripresa del dialogo con i palestinesi.

Gelo Anp: affossato il processo di pace - Per l'Autorità nazionale palestinese (Anp), tuttavia, la vittoria di Netanyahu ''affossa il processo di pace'' in corso con i palestinesi. Il capo dei negoziatori palestinesi Saeb Erekat ha infatti evidenziato come Netanyahu abbia ''appena detto di essere contro uno Stato palestinese''. ''E' molto chiaro che Israele non è un partner per il processo di pace - ha detto Erekat - Ora è chiaro che la società israeliana è a favore di un affossamento del processo di pace, di un affossamento di una soluzione a due stati e a continuare con i dettami e gli insediamenti''. Erekat ha quindi affermato che il risultato delle elezioni israeliane giustifica la strategia diplomatica dei palestinesi di aderire al Tribunale penale internazionale e ad altri trattati e organizzazioni internazionali, annunciando che accelererà il processo per far perseguire Israele dal Tpi. ''La comunità internazionale e gli Stati Uniti in particolare ora devono interrompere gli accordi con Israele in quanto Stato al di sopra della legge'', ha detto Erekat alla radio Voice of Palestine.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza