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Baltimora in fiamme, in strada 5mila soldati della Guardia nazionale

28 aprile 2015 | 08.54
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Alla rivolta hanno partecipato ragazzi giovanissimi che hanno scagliato pietre contro la polizia per protestare contro la morte del giovane nero, deceduto la settimana scorsa durante l'arresto. . In strada 5mila soldati della Guardia nazionale. Obama: "Non ci sono scuse per le violenze". Appello nella notte della madre del giovane ucciso: "Voglio giustizia per Freddie, ma basta violenze". Il tweet di Hillary Clinton: "Una tragedia che esige risposte". Da Ferguson a Baltimora, negli Usa l'incubo delle rivolte razziali

Un giovane che lancia una pietra contro polizia a Baltimora (Foto Afp)
Un giovane che lancia una pietra contro polizia a Baltimora (Foto Afp)

Scene di guerriglia urbana a Baltimora dove, dopo una nuova giornata di scontri, rivolte e incendi, il governatore del Maryland ha ordinato l'intervento della National Guard per sedare la sommossa scoppiata dopo i funerali di Freddie Gray, il giovane afroamericano rimasto ucciso durante l'arresto la scorsa settimana. "Saremo presenti in forze per le strade, pattugliandole a sostegno della polizia di Baltimora", ha detto il generale Linda Singh, dopo l'annuncio dell'arrivo di 5mila soldati della Guardia nazionale, sottolineando comunque che questo non significa che verrà imposta la legge marziale nella città.

Il governatore Larry Hogan, per poter ordinare l'intervento delle forze militari, ha dichiarato lo stato di emergenza nello stato dopo che la giornata di ieri si è conclusa con il bollettino di guerra di 27 arresti e 15 poliziotti feriti, due dei quali in modo grave, secondo quanto riportato dal colonnello della polizia Darryl DeSousa. La rivolta è scoppiata quando giovanissimi afroamericani sono scesi in strada dopo la chiusura delle scuole, scagliando pietre contro la polizia in tenuta anti-sommossa e contro le auto della polizia.

Secondo quanto riportano i media locali, i ragazzi hanno risposto ad un appello alla rivolta diffuso attraverso i social media. A questo hanno risposto, sempre via Twitter, i poliziotti invitando i genitori dei ragazzi ad intervenire per riportare i ragazzi a casa: "Chiediamo ai genitori di riportare i figli a casa, non vogliamo che nessuno si faccia del male". Il sindaco di Baltimora, l'afroamericana Stephanie Rawlings-Blake, ha definito quelli che hanno incitato la rivolta dei "criminali che vogliono incitare alla violenza e distruggere la nostra città" ed ha annunciato che questa sera scatterà il coprifuoco alle 10 di sera fino alle cinque del mattino. Oggi le scuole rimarranno chiuse.

Barack Obama è costantemente informato sulla situazione da Loretta Lynch, che proprio ieri ha giurato, prima donna afroamericana, come ministro della Giustizia, impegnandosi ad affrontare quella che ormai è diventata l'emergenza nazionale dei rapporti tra le comunità afroamericane e la polizia. Possiamo inserire nel nostro sistema di giustizia forza ed equità, con l'obiettivo di proteggere le vittime e i diritti di tutti. Dobbiamo restaurare la fiducia e la fede, sia nelle nostre leggi che in quelli che le applicano", ha detto.

Obama ha condannato le scene di guerriglia urbana a Baltimora. "Non ci sono scuse per il tipo di violenza che abbiamo visto ieri. E' controproducente", ha detto Obama nel corso di una conferenza stampa congiunta con il premier giapponese, Shinzo Abe, alla Casa Bianca. "Non stanno protestando", ha detto il presidente americano, ma "stanno rubando" e "distruggendo e minando le attività e le opportunità nelle loro stesse comunità". Obama ha poi ricordato che i recenti episodi di uso eccessivo della forza da parte delle forze dell'ordine nel Paese "sollevano questioni preoccupanti".

Intanto i seguaci del sedicente Stato islamico (Is) hanno invitato gli afroamericani che partecipano alle proteste di Baltimora a unirsi a loro e a colpire le autorità statunitensi con attacchi di "lupi solitari". Con una serie di messaggi contraddistinti dagli hashtag #BaltimoreRiots e #US_rebels, utenti di Twitter vicini all'Is affermano che "nello Stato islamico non c'è differenza tra bianchi e neri", invitano i "neri di Baltimora a seguire l'Islam e schierarsi contro i tiranni in nome di Allah" e chiedono di "tagliare la testa ai poliziotti razzisti e terroristi".

I tweet sono accompagnati da foto di militanti dell'Is e di bandiere nere dell'organizzazione accanto a quelle in fiamme degli Stati Uniti. In passato i seguaci dell'Is avevano usato lo stesso genere di messaggi per i fatti di Ferguson, nel Missouri, dove l'uccisione di un ragazzo afroamericano da parte della polizia ha innescato una serie di proteste e violenze.

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