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Indonesia, fucilati 8 condannati per traffico di droga. La guida spirituale: "Sono morti cantando"

29 aprile 2015 | 08.19
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Al plotone d'esecuzione c'era anche la loro guida spirituale che ha descritto gli ultimi attimi prima dell'esecuzione: "Per la prima volta vedo persone così felici di incontrare il loro Dio". A ucciderli un plotone d'esecuzione composto da 12 uomini (Foto). L'Australia richiama il suo ambasciatore nel Paese

(Foto AFP) - AFP
(Foto AFP) - AFP

A occhi scoperti, cantando assieme brani ispirati alla fede cristiana. Così gli otto, condannati a morte per traffico di droga in Indonesia hanno affrontato il plotone d'esecuzione nell'isola di Nusakambanga. Secondo quanto riferisce il Syndey Morning Herald, citando la guida spirituale che li ha accompagnati, i due australiani, i tre nigeriani, il ghanese e il brasiliano hanno rifiutato di essere bendati per guardare negli occhi i loro carnefici e hanno intonato 'Amazing Grace' e altre canzoni di ispirazione religiosa fino al momento della fucilazione. "Legati insieme, hanno cantato una canzone dopo l'altra. Lodando Dio. Come in un coro. Era la prima volta che vedevo delle persone così felici di incontrare il loro Dio", ha detto il pastore Karina de Vega. "Tutti hanno guardato di fronte a sé, come se tutti avessero accettato il loro destino", ha raccontato invece padre Charles Burrows, che ha offerto assistenza spirituale al brasiliano Rodrigo Gularte. Gli otto condannati sono morti per i colpi sparati da un plotone di esecuzione composto da 12 uomini. Sono stati uccisi nello "stesso secondo, stesso minuto", ha detto il procuratore generale Muhammad Prasetyo (FOTO).

Intanto sale la tensione tra Australia e Indonesia. Camberra, a lungo impegnata nel tentativo di salvare la vita a due connazionali Andrew Chan e Myuran Sukumaran, ha infatti deciso di richiamare per consultazioni il proprio ambasciatore in Indonesia. Lo ha annunciato il primo ministro Tony Abbott che ha definito la loro esecuzione "crudele e non necessaria".

"Noi rispettiamo la sovranità dell'Indonesia, ma deploriamo ciò che è stato fatto, che non è una cosa da poco" ha affermato Abbott ribadendo che i due uomini da tempo in carcere, erano stati “pienamente riabilitati mentre erano in prigione”.

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