cerca CERCA
Martedì 16 Aprile 2024
Aggiornato: 10:55
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Nepal: Tesauro (Save the Children), prioritario ricongiungere bambini e famiglie

30 aprile 2015 | 16.10
LETTURA: 5 minuti

Donare soldi che vengono trasformati in kit salvavita e beni di prima necessità (Video). Null'altro in questo momento per gestire la drammatica situazione delle vittime del terremoto in Nepal. Mentre si lavora, ed è l'obiettivo prioritario, a ricongiungere i bambini con le loro famiglie. Lo spiega all'Adnkronos Claudio Tesauro, presidente di Save the Children, che ha già raccolto oltre 500mila euro in fondi da destinare al Nepal e che vede impegnati in loco circa 500 operatori

Kathmandu, Nepal  - (Tom Van Cakenberghe )
Kathmandu, Nepal - (Tom Van Cakenberghe )

Donare soldi che vengono trasformati in kit salvavita e beni di prima necessità. Null'altro in questo momento per gestire la drammatica situazione delle vittime del terremoto in Nepal. Mentre si lavora, ed è l'obiettivo prioritario, a ricongiungere i bambini con le loro famiglie. Lo spiega all'Adnkronos Claudio Tesauro, presidente di Save the Children, che ha già raccolto oltre 500mila euro in fondi da destinare al Nepal e che vede impegnati in loco circa 500 operatori. "La situazione è palesemente drammatica e le nostre informazioni sono frammentate. Fortunatamente il Nepal è uno di quei Paesi in cui Save The Children opera da tanto tempo".

"Save - ricorda - ha questa caratteristica particolare: di essere tra le poche grandi organizzazioni che opera sia nelle emergenze sia nella cooperazione. Quindi ha un sistema duale che le consente di intervenire in emergenza se il paese è già oggetto di cooperazione facendo ponte sulla realtà che abbiamo già lì".

Per sostenere l'attività in Nepal, "mi redo conto di essere un po' brutale - sottolinea il presidente di Save The Children - ma la cosa migliore è donare soldi che noi trasformiamo in kit salvavita e beni di prima necessità. In questo momento è difficile immaginare donazioni di materiali, perché la logistica non consente di gestirle correttamente. Quello che è successo ad Haiti è un esempio: sono stati raccolti vestiti e beni alimentari, ma poi non si è riusciti a farli arrivare in loco".

" Né si può immaginare in questo momento di intervenire con forme di adozione o quant'altro, perché il primo problema che dobbiamo affrontare è mettere in salvo i bambini, cercare di salvargli la vita e pian piano ricongiungerli con le famiglie. Questo è un processo che può essere lungo: magari la famiglia è rimasta separata dal disastro, quindi non sa che fisicamente il bambino è li. Noi attiviamo dei sistemi che cercano di ricongiungere le famiglie. Lo facciamo creando 'punti di raccolta e protezione' per i minori. Gli garantiamo assistenza immediata".

Apriremo nei prossimi giorni una campagna con Oviesse

Poi, aggiunge Tesauro, "col passare del tempo, se le condizioni lo consentono, cerchiamo di riportarli quanto più rapidamente possibile in una condizione di normalità. Per quanto possa sembrare controintuitivo, prima riesci a creare una situazione di quasi normalità per il bambino, prima lui riesce a elaborare il danno subito. E' come riportarlo a scuola, prima lo riporti e gli ridai delle certezze, prima rientra in una abitudine. Chiunque di noi ha figli sa che sono abitudinari, a loro piace fare le stesse cose e si ritrovano nella abitudine". Ecco dunque che "i punti raccolta e attenzione diventano luoghi per cercare di ricongiungere i familiari che il disastro può avere separato. Questa - chiosa - è la vera emergenza. Tutto il resto viene dopo".

Subito dopo il disastro, Save The Children ha attivato "immediatamente una raccolta fondi che ha avuto una risposta fortissima. Il primo giorno che abbiamo aperto, abbiamo raccolto più di 200mila euro. Una cifra molto importante. Ma devo dire che sia i nostri partner abituali, sia quelli nuovi si sono immediatamente avvicinati. Oggi credo di poter dire con grande tranquillità che Save the Children all'esterno ha una immagine di grande efficienza e quindi siamo anche molto corteggiati. Apriremo nei prossimi giorni una campagna con Oviesse che ci ha messo a disposizione tutti i suoi punti vendita per consentire donazioni alla cassa di kit salvavita".

Certo, "il disastro è sempre più grande di qualsiasi cifra si possa raccogliere. Altro è dire quello che siamo in grado di spendere: abbiamo una struttura locale già organizzata che ci permette di arrivare rapidamente sul territorio e dunque assicurare una efficienza nella fase di esecuzione che molti - conclude il presidente - non hanno".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza