Il governatore Cuomo ordina l'entrata in vigore di nuove misure tese a garantire maggiore sicurezza per le estetiste, in gran parte immigrate, che vengono sfruttate e costrette a lavorare in una situazione di rischio, esposte a sostanze tossiche.
Giro di vite nei 'nail salon', i saloni di bellezza che offrono manicure e pedicure a prezzi stracciati, che sono uno dei business più fiorenti a New York. E' stato lo stesso governatore Andrew Cuomo ad ordinare l'entrata in vigore di nuove misure tesa a garantire maggiore sicurezza per clienti ed estetiste, e soprattutto garantire che quest'ultime, in gran parte immigrate, non vengano più sfruttate e costrette a lavorare in una situazione di rischio, esposte a sostanze tossiche.
Il governatore ha istituito una task force di ispettori che andranno nei singoli negozi per controllare le condizioni igieniche e di rispetto dei diritti delle lavoratrici, con la minaccia di chiudere quelli che non rispetteranno le nuove direttive. Il giro di vite arriva dopo che il New York Times ha pubblicato nei giorni scorso un'inchiesta che una sua giornalista ha condotto per oltre un anno nei 'nail saloon' newyorkesi, denunciando una serie di gravi violazioni e abusi a cui vengono esposte le lavoratrici che vengono pagate pochissimo, anche solo un dollaro all'ora, o addirittura niente se si tratta del periodo di prova, che può durare diversi mesi.
"Lo stato di New York ha una lunga storia di contrasto allo sfruttamento dei lavoratori ed oggi, con la creazione di questa task force, continuiamo questa tradizione", ha detto Cuomo sottolineando che "non rimarremo inerti mentre i lavoratori sono privati delle loro guadagni e dei loro diritti". Negli ultimi 15 anni i numeri dei nail salon è triplicato: ora sono circa 2mila che offrono il servizio completo - "mani-pedi" come dicono in America - anche a meno di 25 dollari.
Prezzi competitivi resi possibili dal fatto che la lavoratrici vengono pagate anche solo 10 dollari al giorno. Tra le misure di sicurezza imposte, l'obbligo di indossare guanti, mascherine per proteggersi dagli agenti chimici e sistemi di ventilazione. Inoltre i proprietari dei saloon dovranno affiggere nel locale le nuove misure, in sei lingue in modo da essere comprese da tutte le lavoratrici.
