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Iran: Obama, è uno Stato sponsor del terrorismo

13 maggio 2015 | 18.32
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In un'intervista ad Asharq al-Awsat in vista del vertice di Camp David con i Paesi del Golfo, il presidente americano difende i negoziati sul nucleare, ma precisa che le sanzioni per terrorismo e missili balistici resteranno in vigore anche dopo l'accordo

Il presidente Usa Barack Obama e il re saudita Salman il 27 gennaio 2015 a Riad - Infophoto - INFOPHOTO
Il presidente Usa Barack Obama e il re saudita Salman il 27 gennaio 2015 a Riad - Infophoto - INFOPHOTO

"L'Iran è uno stato sponsor del terrorismo". Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama, in un'intervista al quotidiano panarabo Asharq al-Awsat. "L'Iran - ha detto Obama - è chiaramente impegnato in comportamenti pericolosi e destabilizzanti in diversi paesi della regione", "contribuisce a sostenere il regime di Assad in Siria, sostiene Hezbollah in Libano e Hamas nella Striscia di Gaza, aiuta i ribelli Houthi in Yemen. Quindi i paesi della regione hanno motivo di essere molto preoccupati per le attività dell'Iran, soprattutto per il suo sostegno a gruppi violenti nei confini di altre nazioni".

"E' importante ricordare - ha aggiunto Obama nell'intervista al quotidiano finanziato dai sauditi ed edito a Londra, alla vigilia del vertice di Camp David con i paesi del Consiglio di cooperazione del Golfo - che l'Iran è impegnato in queste attività senza avere un arsenale nucleare. Possiamo solo immaginare quanto potrebbe diventare ancora più pericoloso se disponesse di armi nucleari".

"Diventerebbe ancora più difficile per la comunità internazionale - ha spiegato - contrastare le attitudini destabilizzatrici dell'Iran. Questa è una delle ragioni per cui è così importante l'accordo che cerchiamo con l'Iran. Prevenendo un Iran con le armi nucleari, rimuoviamo una delle più grandi minacce alla sicurezza regionale".

Obama ha precisato che, a prescindere dall'accordo con Teheran sul nucleare, gli Usa "restano vigili sugli altri comportamenti avventati" del paese. Per questo, "mantengono una robusta presenza militare nella regione", aiutano i paesi arabi del Golfo a "costruire la loro capacità di deterrenza e difesa". "Abbiamo continuato - ha proseguito Obama - ad attuare pienamente le sanzioni contro l'Iran per il suo sostegno al terrorismo e per il suo programma di missili balistici e continueremo ad attuarle, anche se raggiungeremo un accordo sul nucleare".

Riguardo alle sanzioni specifiche sul programma nucleare, il presidente americano ha affermato di ritenere "possibile che se si riesce ad affrontare con successo la questione nucleare e l'Iran comincia ad avere sollievo da queste sanzioni, possono arrivare più investimenti nell'economia iraniana e più opportunità per il popolo iraniano e questo potrebbe rafforzare i leader più moderati".

"Ma - ha concluso Obama sull'argomento - anche se le dinamiche politiche in Iran non cambiano, un accordo sul nucleare diventa ancora più importante, perché evita che un regime a noi ostile ottenga armi nucleari".

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