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Bandiera nera dell'Is sulle rovine di Palmira, Onu: grande preoccupazione

23 maggio 2015 | 15.26
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Sui social la foto postata dai jihadisti. Reperti del museo della città già stati inviati a Damasco. Il sito Unesco di Palmira (Foto). Matthiae: "L'Occidente non tutela il patrimonio" Siria, metà paese in mano all'Is (Video)

Bandiera nera dell'Is sulle rovine di Palmira, Onu: grande preoccupazione

Una bandiera nera dello stato islamico che sventola sulle rovine di Palmira, è quanto si vede nelle foto che stanno circolando sui social, da Facebook a Twitter, postate dai jihadisti, dopo l'occupazione della città siriana, espugnata dai militanti anti Assad.

Reperti del museo in salvo - I militanti dell'Is giovedì scorso avevano fatto irruzione all'interno del museo, ma non hanno sottratto nulla in quanto gran parte dei reperti è stata trasferita in un luogo sicuro, ha rivelato intantoMaamoun Abdulkarim, archeologo a capo del dipartimento delle Antichità di Damasco, nel corso di una conferenza stampa.

I jihadisti, che hanno preso il controllo di Palmira giovedì, "lo stesso giorno" sono entrati nel museo, "hanno rotto delle repliche in gesso, sono ritornati venerdì, hanno chiuso le porte e posto delle guardie di fronte", ha dichiarato Abdulkarim.

Il capo del dipartimento delle Antichità di Damasco ha quindi sottolineato che al momento dell'arrivo dell'Is, "quasi nulla era rimasto" nel museo. "Abbiamo gradualmente inviato i reperti archeologici a Damasco, ma ci sono parti enormi come sarcofagi (all'ingresso al museo, ndr) che pesano 3-4 tonnellate e che non siamo in grado di spostare. Questo è ciò che ci preoccupa", ha sottolineato Abdulkarim.

"Non c'è stato alcun movimento (dell'Is, ndr) all'interno del sito archeologico", ha aggiunto Abdelkarim, auspicando che i miliziani jihadisti "non ripetano le distruzioni di cui sono stati responsabili in Iraq".

Si muove l'Onu - I membri del Consiglio di Sicurezza hanno manifestato la loro grande preoccupazione rispetto alla protezione del Sito Patrimonio dell’Unesco di Palmira nonché per la sistematica distruzione del patrimonio culturale in Iraq e Siria, perpetrata dall’Is attraverso la distruzione mirata di reperti e siti religiosi in entrambi i Paesi.

"Il pronunciamento del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite è un risultato importante frutto dell'azione del governo italiano". Così il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale Paolo Gentiloni ed il ministro dei Beni ed Attività culturali e turismo Dario Franceschini hanno espresso il proprio plauso per l'iniziativa assunta dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite che, su impulso dell'Italia, ha rilasciato un press statement. Ulteriore fonte di preoccupazione per i membri del Consiglio di Sicurezza sono i rischi connessi alle opportunità di finanziamento di attività terroristiche da parte dell’Is e degli altri individui, gruppi ed entità associati con Al-Qaeda, derivanti dal contrabbando di reperti prelevati da siti archeologici, musei, biblioteche e archivi e altri siti del patrimonio culturale iracheno e siriano. Al riguardo, i membri del Cds hanno sottolineato la necessità di assicurare alla giustizia i colpevoli di tali atti.

Su questo tema, la Rappresentanza Permanente dell’Italia presso le Nazioni Unite organizzerà assieme a Giordania e Unesco un seminario al Palazzo di vetro il prossimo 3 giugno.

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