Ex generale golpista convertito alla democrazia, promette anche di sconfiggere la corruzione.
La Nigeria guarda con speranza a Muhammadu Buhari, il nuovo presidente che si è insediato oggi con una festosa cerimonia fra danze tradizionali, voli di colombe bianche e parate militare. Il nuovo presidente ha promesso di battersi contro la corruzione, ma sopratutto di sconfiggere la minaccia terroristica degli islamisti di Boko Haram che negli ultimi sei anni hanno provocato la morte di oltre 14mila persone fra attacchi armati e attentati suicidi contro chiese e luoghi affollati.
All'insediamento erano presenti una cinquantina di leader africani e mondiali, compresi il segretario generale dell'Onu Ban Ki Moon e il segretario di Stato americano John Kerry. E' la prima volta dall'indipendenza che il paese più popoloso dell'Africa - 178 milioni di abitanti - vede l'opposizione salire al potere pacificamente, senza violenze post elettorali. Un risultato importante anche perchè Buhari, musulmano del nord, ha sconfitto alle elezioni di marzo il presidente Goodluck Jonathan, cristiano del sud. "Appartengo a tutti e non appartengo a nessuno", ha detto Buhari per chiarire di voler rappresentare tutti i nigeriani, indipendentemente da etnia e religione.
Ex generale considerato incorruttibile, il 72enne Buhari ha già guidato la Nigeria nei primi anni Ottanta grazie ad un golpe militare e ora dovrà dimostrare di essersi convertito alla democrazia.