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Egitto: il 'mago' del calcio nella bufera per legami con Fratelli Musulmani

03 giugno 2015 | 13.28
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Aboutrika, ex stella della nazionale, è accusato di aver finanziato l'organizzazione terroristica

Nella foto Mohamed Aboutrika in azione contro l'Italia
Nella foto Mohamed Aboutrika in azione contro l'Italia

I tifosi lo chiamavano il 'mago' o il 'killer sorridente' per i suoi dribbling fulminei e per il suo marchio di fabbrica, i gol all'ultimo minuto. Ma oggi Mohamed Aboutrika, una vera leggenda del calcio in Egitto, sta giocando la sua partita più difficile. Davanti a lui non ci sono marcatori arcigni né portieri insuperabili. L'ex nazionale è finito nella bufera perché la società di servizi turistici (Ashab Tours) che ha co-fondato nel 2013 è stata accusata di aver finanziato i Fratelli Musulmani, organizzazione al bando nel paese per terrorismo. Accusa che Aboutrika nega.

Le autorità egiziane hanno congelato tutti i beni del 'Maradona delle Piramidi', ritiratosi nel 2013, che ha accolto la decisione delle autorità con filosofia: "La ricchezza che ci procuriamo è nelle nostre mani, non nei nostri cuori - ha affermato - e i nostri cuori non possono essere confiscati. Rimarrò sempre in questo paese e continuerò a lavorare per migliorarlo".

La scorsa settimana i suoi legali hanno presentato ricorso contro la sanzione inflitta a colui che milioni di egiziani considerano un eroe per aver trascinato l'Al Ahly, una delle squadre del Cairo, a vincere titoli in serie.

Il provvedimento ha scatenato un dibattito accesso in Egitto a dimostrazione che a due anni dall'uscita di scena del presidente islamico, Mohamed Morsi, la crisi politica non è del tutto risolta, mentre la frattura tra lo Stato e gli islamisti si aggrava sempre di più. Numerosi esponenti del mondo della società civile e del mondo del calcio egiziano, anche noti giocatori ancora in attività, si sono schierati a suo favore.

"Ci sono pochi casi oggi in Egitto in cui tutti sono d'accordo su qualcosa o si schierano dalla stessa parte. Quello di Aboutrika è uno dei rari casi in cui ciò sta accadendo", ha dichiarato l'esperto di calcio mediorientale James Dorsey.

Negli ultimi anni il 'Maradona delle Piramidi', accanto alla fama da calciatore, si è costruito anche un profilo più 'politico', per certi versi controverso, schierandosi ad esempio con i gruppi ultras che hanno avuto un ruolo importante all'interno del movimento rivoluzionario egiziano. Nel 2012, subito dopo la strage allo stadio di Port Said, appoggiò la richiesta dei tifosi organizzati che chiedevano di non disputare la prima giornata del campionato di calcio della stagione successiva.

Nel 2008, durante la Coppa d'Africa, fece scalpore la sua esultanza dopo un gol segnato al Sudan. Aboutrika mostrò alle telecamere una maglia bianca con scritto 'A favore di Gaza'. La sua mossa più divisiva, tuttavia, rimane l'essersi schierato con Morsi alle elezioni presidenziali del 2012.

Il calciatore è noto per essere una persona molto religiosa ma ha sempre negato di aver rapporti con i Fratelli Musulmani, contro la quale la reazione delle autorità è stata durissima. Dalla destituzione di Morsi, almeno mille persone sono rimaste uccise e oltre 40mila sono rimaste arrestate. Dopo due anni di latitanza, lunedì le autorità hanno arrestato altri due leader della Fratellanza, il religioso Abdelrahman al-Barr e l'ex portavoce Mahmoud Ghozlan.

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