L'ex premier: "Non è un problema ebraico, infetta l'intera società e deve essere affrontato per il bene di tutti".
L'ex primo ministro britannico Tony Blair assumerà la guida di un'organizzazione che si batte contro l'antisemitismo in Europa. Lo ha annunciato oggi lo stesso Blair con un articolo sul Times, una settimana dopo le sue dimissioni come inviato del Quartetto, l'organismo per la pace in Medio Oriente che unisce Stati Uniti, Russia, Unione Europea e Onu. "L'antisemitismo non è un problema ebraico, infetta l'intera società e deve essere affrontato per il bene di tutti", afferma Blair.
L'ex primo ministro britannico guiderà l'European Council on Tolerance and Reconciliation (Ectr), un'organizzazione non governativa pan europea che promuove l'educazione alla tolleranza e suggerisce ai governi provvedimenti contro l'antisemitismo e altre forme d'intolleranza.
"Siamo fermamente convinti che non siano di per se fede o religione a fomentare i conflitti. Lo è l'abuso della religione, che diventa una maschera dietro la quale troppo spesso si nasconde chi è incline verso la morte e la distruzione. Le vere questioni sono più complesse e richiedono maggiore tolleranza, comprensione e poteri legislativi per raggiungere una soluzione", scrive Blair, che firma l'articolo assieme a Moshe Kantor, presidente dell'European Congress e co-presidente dell'Ectr. Blair prenderà il posto dell'ex presidente polacco Aleksander Kwaśniewski che ha guidato l'Ectr fra il 2008 e il 2014.
