Il Consiglio di stato greco valuterà la costituzionalità del referendum di domenica, in seguito al ricorso presentato da due cittadini greci, identificati solo con la loro professione, avvocato e ingegnere (del primo i media greci dicono che è un ex giudice del Consiglio di stato legato al partito conservatore di Nea Democrazia).
Nel ricorso si contesta la costituzionalità del referendum convocato dal premier Alexis Tsipras sulle richieste dei creditori perché viola l'articolo 44 della costituzione, che esclude referendum su questioni che investono "la situazione finanziaria dello stato" e si denuncia anche il linguaggio poco chiaro con cui è stato formulato il quesito (una legge del 2011 chiede esplicitamente una formulazione chiara dei quesiti referendari).
Le 72 parole che lo compongono includono "termini tecnici specifici che difficilmente saranno compresi dalla grande maggioranza degli elettori". Il consiglio di stato è composto da 50 giudici che usualmente si esprimono su questioni amministrative e non politiche.