"Le immagini delle tv dopo il referendum hanno fatto vedere la gente che festeggiava in piazza ma la situazione è molto grave, tutti hanno un'enorme paura: dopo aver ballato nelle strade tutta la notte per la vittoria del 'No', la gente è andata a provare a ritirare i contanti col bancomat ma gli sportelli erano vuoti, non ci sono i soldi". Così Antonis Militsis, che da 16 anni gestisce un ristorante greco nel cuore di Roma, a Trastevere, commenta all'Adnkronos il 'day after' del referendum in Grecia.
"Io sono preoccupato e come me molta altra gente, ho appena parlato con alcuni miei amici ad Atene - spiega -. La percentuale dei 'No' oltre il 60% dimostra che è un voto che va al di là dei partiti, tutti i greci hanno votato. Ma che ci sia forte preoccupazione - sottolinea Militsis - lo dimostra anche il fatto che il ministro Varoufakis aveva detto che si sarebbe dimesso se avessero vinto i 'Sì', invece ha prevalso il 'No', e anche di molto, ma lui si è dimesso lo stesso".
Ora i greci sono in una fase di attesa, sperano che la trattativa fra il governo ellenico e l'Europa possa riprendere ma soprattutto, avverte Militsis, "sperano che le banche riaprano presto perché altrimenti non si sa cosa succederà". "Sicuramente - conclude lo chef greco - il governo di Atene deve compiere finalmente le riforme perché non possiamo dire sempre che è colpa degli altri, è anche colpa nostra".