Riaprono domani le banche in Grecia, ma partiranno anche i nuovi aumenti dell'Iva votati nella notte fra mercoledì e giovedì in base agli accordi raggiunti a Bruxelles. E lunedì, grazie al presto ponte di 7 miliardi di euro approvato dall'eurozona, Atene dovrebbe poter pagare alla Bce una rata sul debito pari a 3,5 miliardi.
"Il nostro ouzo e la nostra moussaka saranno disgraziatamente più cari a partire da lunedì", spiega ai clienti Kosta Sarafis, cameriere della taverna Zorba, uno dei tanti ristoranti turistici ai piedi dell'Acropoli ad Atene. Con la settima prossima parte infatti il rialzo dell'Iva dal 13 al 23% per ristoranti, bar e tutta una serie di prodotti alimentari fra cui carne fresca e congelata, pesce, caffè, té, succhi di frutta, uova, zucchero, cacao, riso, farina, gelati, yogurt.
Il rialzo dell'Iva, che comprende anche altri prodotti come i fertilizzanti, dovrebbe portare almeno 800 milioni di euro nelle esangui casse greche entro la fine dell'anno. L'aumento dell'Iva faceva parte delle richieste di Bruxelles per avviare i negoziati per un terzo bailout, dal valore di 86 miliardi di euro.
Domani riapriranno anche le banche, dopo tre settimane di chiusura, ma rimarranno in vigore le restrizioni sui trasferimenti di denaro all'estero. Rimangono limitazioni per ritirare il denaro al bancomat, ma per semplificare le cose si potrà ritirare un massimo di 420 euro a settimana, invece di 60 euro al giorno. La cifra è la stessa ma non vi è più bisogno di fare code al bancomat ogni giorno.
