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Migranti, Francia e Gb: "Problema di Calais non solo nostro ma europeo"

02 agosto 2015 | 13.32
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(Afp)
(Afp)

La soluzione del problema dei migranti che a Calais in questi giorni cercano di entrare in Gran Bretagna è una "priorità assoluta" di Francia e Gran Bretagna che chiedono anche l'aiuto degli altri Paesi europei, riecheggiando a prima vista le richieste dell'Italia da cui avevano preso le distanze. "I nostri due governi sono determinati ad arrivare a una soluzione e ad arrivarci insieme", hanno scritto i ministri degli Interni dei due Paesi, Bernard Cazeneuve e Theresa May, in una dichiarazione congiunta. "La situazione non può essere considerata solo come un problema per i nostri due Paesi. E' una priorità sia europea che internazionale", hanno aggiunto in un commento pubblicato sul 'Daily Telegraph', precisando che è in corso "una crisi migratoria globale".

"Molti dei migranti che a Calais cercano di attraversare la Manica sono arrivati lì dall'Italia, dalla Grecia e da altri Paesi. Questo è il motivo per cui spingiamo altri Paesi membri e l'intera Ue ad affrontare il problema alla radice", precisano, indicando che più che la solidarietà degli altri Paesi europei chiedono il contributo per un problema di cui sarebbero responsabili. La soluzione a lungo termine è a loro dire far capire ai migranti "che le nostre strade non sono ricoperte d'oro". L'unica risposta definitiva alle pressioni migratorie è "la riduzione del numero di persone che lasciano l'Africa per arrivare in Europa per ragioni economiche", concludono.

Una portavoce dell'esecutivo Ue, Mina Andreeva, ha commentato la lettera congiunta dei due ministri sottolineando che la Commissione europea "accoglie con favore e sostiene pienamente la cooperazione tra il ministro degli Interni francese Bernard Cazeneuve e il ministro degli Interni britannico Theresa May" sulla questione dei migranti a Calais, dove "la situazione sta peggiorando".

"La Commissione - dice all'Adnkronos - è pronta ad assistere le autorità francesi ad affrontare il problema dei numerosi richiedenti asilo presenti nella regione. Può fornire assistenza tecnica attraverso le agenzie Ue e i finanziamenti di emergenza". Secondo la portavoce, quanto sta succedendo a Calais "è un altro forte esempio della necessità di un più alto livello di solidarietà e responsabilità nel modo in cui affrontiamo le pressioni migratorie in Europa".

Ricordando che a maggio la Commissione ha adottato una nuova strategia per una migliore gestione dei flussi migratori, che comprende "l'immediata necessità di salvare vite, l'impegno per affrontare le cause" della migrazione "con i Paesi partner" e la lotta ai trafficanti, Andreeva ribadisce l'appello perché "tutti i Paesi membri prendano misure contro gli scafisti e l'immigrazione irregolare". "Allo stesso tempo - conclude la portavoce di Bruxelles - devono dimostrare solidarietà e assumersi la loro parte di responsabilità. Come il commissario all'Immigrazione Dimitri Avramopoulos ha più volte detto, la Commissione si aspetta che tutti i Paesi membri partecipino allo schema di redistribuzione (dei migranti) e mettano in pratica la solidarietà".

"Calais: un altro esempio che dimostra la necessità della solidarietà e della responsabilità nel modo di gestire l'immigrazione" ha scritto su Twitter il commissario europeo all'Immigrazione e agli Affari interni, Dimitri Avramopoulos, a proposito dell'emergenza in corso a Calais.

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