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Siria, droni della Cia in azione per eliminare leader dell'Is

02 settembre 2015 | 11.49
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Foto di repertorio (Infophoto) - INFOPHOTO
Foto di repertorio (Infophoto) - INFOPHOTO

La Cia e il Comando Operazioni Speciali (Jsoc) hanno lanciato in Siria un'operazione segreta con droni armati che ha l'obiettivo di eliminare sospetti leader del sedicente Stato islamico (Is). Lo hanno rivelato fonti governative statunitensi, precisando che l'operazione si affianca ai raid aerei della coalizione guidata dagli Usa contro l'Is e le organizzazioni terroristiche.

Tra le prime vittime della nuova campagna della Cia c'è Junaid Hussain, cittadino britannico considerato uno dei più importanti cyber jihadisti dell'Is, la cui morte è stata confermata il 27 agosto dal deputato americano Michael McCaul, presidente della Commissione Sicurezza interna della Camera dei rappresentanti.

Il programma clandestino rappresenta una significativa escalation del coinvolgimento della Cia nella guerra in Siria contro un gruppo terroristico che molti esperti ritengono una minaccia superiore ad al-Qaeda. Secondo le fonti, finora i droni hanno eseguito solo pochi raid, una frazione piccolissima rispetto ai 2.450 attacchi aerei eseguiti dalla coalizione in Siria nel corso dell'ultimo anno.

La decisione di 'arruolare' la Cia e il Jsoc nella lotta all'Is riflette la crescente preoccupazione tra i responsabili antiterrorismo statunitensi sul pericolo che lo Stato Islamico rappresenta, come anche la frustrazione per il fallimento degli attacchi convenzionali che per il momento non sono riusciti a indebolire il gruppo.

In tale contesto, l'amministrazione Obama ha rivolto contro i gruppi terroristici le sue due armi preferite: il Counterterrorism Center (Ctc), che aperto la strada all'uso di droni armati e ha guidato le ricerche di Osama bin Laden, e il Jsoc, che include il commando di elite che ha eseguito il blitz nel quale è stato ucciso il capo di al-Qaeda.

Il nuovo avversario, tuttavia, pone sfide diverse. A differenza di al-Qaeda, lo Stato islamico controlla una vasta porzione di territorio, può contare su un afflusso costante di uomini e su una pattuglia di esperti militari, molti dei quali hanno servito nelle forze armate del defunto leader iracheno Saddam Hussein.

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