Una delle più antiche (e si riteneva innocue) tradizioni di West Point si è trasformata in un incidente che rischia di intaccate l'immagine di disciplina e professionalità della più importante accademia militare degli Stati Uniti. E' il New York Times a rivelare che la consueta "pillow fight", la battaglia a cuscinate tra i cadetti, che segna la fine del duro programma di addestramento estivo, quest'anno ha lasciato sul campo parecchi feriti.
La goliardia ha lasciato il posto alla violenza, con alcuni cadetti dell'accademia che hanno nascosto all'interno dei cuscini usati per la battaglia alcuni oggetti contundenti, probabilmente elmetti da combattimento. Il risultato sembra più il bollettino medico di una rissa tra ragazzi di strada che non quello della liberatoria esuberanza dei futuri vertici delle forze armate Usa: una trentina di cadetti feriti con labbra rotte, fratture, spalle lussate, tra cui 24 giovani con commozioni cerebrali.
A raccontare dell'esito della battaglia a cuscinate sono stati alcuni cadetti intervistati dal Nyt, in forma rigorosamente anonima per il timore di ripercussioni disciplinari. L'episodio, avvenuto il 20 agosto ma reso noto solo ora, è stato infine confermato anche da un portavoce di West Point che ha riferito che comunque tutti i cadetti coinvolti sono poi regolarmente tornati in servizio. Un resoconto discordante rispetto a quanto affermato nelle interviste al quotidiano Usa, che parlano invece di un giovane militare portato via in ambulanza che non ha più fatto ritorno all'accademia.
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