Non si ferma la tempesta di sabbia che da tre giorni si è abbattuta sul Libano, Beirut compresa, con duemila persone ricoverate in ospedale per sintomi di soffocamento. Lo riporta il ministero della Sanità libanese spiegando che non ci sono altri morti oltre ai tre riportati ieri. La prima a essere stata colpita è stata la Valle della Bekaa nel Libano orientale, seguita ieri da Beirut. Il centro meteorologico dell'aeroporto internazionale di Beirut Rafik Hariri prevede che la tempesta duri fino a domani.
In risposta all'emergenza il primo ministro libanese Tammam Salam ha ordinato la chiusura di tutte le amministrazioni e le istituzioni statali. Il ministro dell'Istruzione Elias Bou Saab e quello della Sanità Wael Abou Faour hanno inoltre predisposto per oggi la chiusura delle scuole private e delle infermerie.
Il ministero della Sanità ha anche emesso un'allerta, dicendo di restare in casa a coloro che soffrono di problemi cardiaci e respiratori. E' stato sconsigliato di uscire anche ai bambini, agli anziani e alle donne in gravidanza. Il funzionario della Croce Rossa George Kettaneh ha anche consigliato a chi ha problemi di asma di non uscire di casa. La tempesta ha anche colpito Siria e Israele.