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Berlusconi bandito dall'Ucraina per 3 anni dopo la visita in Crimea

17 settembre 2015 | 16.59
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

L'Ucraina ha introdotto un bando di tre anni all'ingresso nel Paese di Silvio Berlusconi "per proteggere gli interessi della sicurezza nazionale" in seguito alla visita dell'ex premier italiano in Crimea insieme al presidente russo Vladimir Putin, la scorsa settimana.

La delibera dei Servizi di sicurezza del Sbu investe il solo Berlusconi. L'agenzia di stampa russa Tass precisa che la procura ucraina ha aperto una inchiesta contro il leader di Forza Italia per la sua visita nella penisola sul Mar Nero annessa lo scorso anno dalla Russia dopo un referendum il cui risultato non è riconosciuto come valido dalla comunità internazionale.

L'ambasciatore ucraino a Roma Evhen Perelygin aveva scritto a Berlusconi venerdì, subito dopo l'arrivo a Yalta dell'ex premier italiano, definendo la visita in Crimea una "provocazione che rappresenta una sfida diretta all’integrità territoriale dell’Ucraina e ignora completamente la posizione consolidata dell'Unione Europea e l’Onu riguardo al non riconoscimento dell'occupazione di Crimea da parte della Federazione Russa". "Personalmente -scriveva inoltre l'ambasciatore - credo che tale visita non le concede più il diritto morale di essere un mediatore imparziale in un processo di pace in questa parte d’Europa che sta coinvolgendo numerosi nobili politici non solo a livello europeo".

"Tale visita può essere considerata ormai non solo come la violazione delle norme dell’ingresso in Crimea ma anche come una manifestazione di un tipo di appoggio all’annessione illegale della Crimea da parte della Russia", si sottolinea anche nella lettera in cui si ricorda che la regione "è una parte integrante del territorio dell'Ucraina, occupata e annessa alla Federazione Russa tramite un 'referendum' fasullo dopo un’invasione aperta dei militari russi in violazione dei principi fondamentali del diritto internazionale e degli accordi bilaterali, compreso il trattato del 1997 tra l'Ucraina e la Federazione Russa, il Memorandum di Budapest del 1994, i documenti di base delle Nazioni Unite, l'OSCE e altre organizzazioni internazionali" e che "le visite e l’accesso a qualsiasi parte del territorio dell’Ucraina saranno possibili esclusivamente previo consenso della Parte ucraina". Pochi giorni dopo, lunedì, era poi arrivata la condanna del ministero degli esteri ucraino.

"Il bando di 3 anni dell'Ucraina nei confronti di Silvio Berlusconi è una misura grottesca, un'assurdità. Chiediamo a Renzi di convocare immediatamente l'ambasciatore ucraino e di chiedere chiarimenti su un provvedimento grave che colpisce un leader che si è sempre impegnato per costruire uno spirito di distensione e collaborazione tra la Russia e il resto dell'Occidente e per convogliare le più gravi crisi internazionali nel solco della pace e della libertà", chiede il deputato di Forza Italia Luca Squeri. "Il contatto continuo del presidente Berlusconi con gli altri leader internazionali, uno su tutti Vladimir Putin, è stato garanzia di stabilizzazione in molte aree, nel corso degli anni, e lo è ancora. Perciò chiediamo al premier di agire affinché l'Ucraina ritiri questa decisione paradossale".

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