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Alta tensione in Medio Oriente, violenti scontri al confine con Gaza

09 ottobre 2015 | 10.51
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

I militari israeliani hanno ucciso sei palestinesi nel corso di violenti scontri nei pressi del confine settentrionale della Striscia di Gaza. Secondo quanto riportano i media israeliani, i soldati dello stato ebraico hanno aperto il fuoco dopo che i palestinesi si erano avvicinati alla zona cuscinetto che si trova all'interno della barriera che circonda il confine nord della Striscia.

Nel corso degli incidenti sono rimaste ferite altre 35 persone. Fonti mediche di Gaza riferiscono invece che il numero dei feriti ammonterebbe a 60, 10 dei quali in gravi condizioni. Dopo che i militari israeliani hanno aperto il fuoco, circa 400 palestinesi residenti nel quartiere Shuja'iya della Striscia hanno dato vita ad una protesta, lanciando pietre contro i soldati e bruciando copertoni.

L'esercito israeliano è intervenuto anche a seguito di una violenta manifestazione lungo il confine sud di Gaza, nei pressi di Khan Younis, mentre altri incidenti si sono verificati anche in prossimità del confine orientale della Striscia. Hamas aveva annunciato per oggi una "giornata di rabbia" dopo gli attacchi di questi giorni in Cisgiordania e a Gerusalemme est.

E continua l'ondata di accoltellamenti in Israele. Oggi vi sono già stati quattro attacchi, uno dei quali ha visto protagonista un israeliano che ha aggredito quattro arabi. L'ultima aggressione, riferiscono i media locali, è avvenuta ad Afula, dove una donna araba armata di coltello ha tentato di colpire una guardia di sicurezza, che ha reagito ferendola con un colpo di pistola. Attorno a mezzogiorno un quindicenne ultraortodosso è stato leggermente ferito a coltellate a Gerusalemme da un palestinese proveniente da Hebron. L'aggressore è stato immediatamente bloccato e arrestato dalle forze di sicurezza. E' invece stato ucciso dai poliziotti il palestinese che poco dopo ha leggermente ferito a coltellate un agente di polizia di 47 anni nell'insediamento di Kiryat Arba, in Cisgiordania.

Questa mattina a Dimona è stato invece un ebreo a ferire quattro beduini a colpi di coltello. Si tratta di un 17enne noto alla polizia e affetto da problemi mentali. Il giovane ha detto di aver agito nella convinzione che tutti gli arabi siano terroristi. E nella notte di ieri una folla di estremisti ebrei ha tentato di linciare tre arabi a Netanya. Due sono riusciti a fuggire, ma un terzo è stato picchiato brutalmente fino a quando non è intervenuta la polizia salvarlo.

L'allerta è, dunque, massima. Migliaia di soldati israeliani sono stati dispiegati questa mattina a Gerusalemme e in Cisgiordania nel timore di violenze al termine della preghiera musulmana del venerdì. La tensione è altissima dopo che nelle ultime 48 ore si sono registrate ben sette aggressioni armate contro cittadini israeliani, in quella che i media cominciano a chiamare terza Intifada o Intifada dei coltelli.

Uno dei leader di Hamas in Cisgiordania, Hassan Yousef, ha avvertito che quella di oggi sarà una 'giornata della rabbia' in tutti i territori palestinesi, riferisce il sito Ynet news. Una dichiarazione che viene considerata inusuale, dato che i leader di Hamas in Cisgiordania tendono a mantenere un profilo basso per evitare l'arresto. A Gerusalemme l'ingresso alla Spianata delle moschee, il luogo sacro che per gli ebrei è il Monte del Tempio, è stato limitato per gli uomini a chi ha più di 45 anni.

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