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"40mila dollari per curare il tumore di Alexis", ma non mantiene la promessa. Poi il 'miracolo'

23 ottobre 2015 | 08.18
LETTURA: 6 minuti

(Da Twitter/@gould_alexis_1)
(Da Twitter/@gould_alexis_1)

Alexis Gould è una ragazza di 15 anni che ama ballare e che, ballando, sostiene la squadra del suo liceo, la 'Cyprus High School' nello Utah. Lo scorso settembre, dopo aver fatto le coreografie durante una partita assieme ad altre cheerleader, avverte forti dolori alla schiena. Pensando che fossero causati da appendicite o calcoli renali, i genitori la portano in ospedale a Salt Lake City e scoprono la causa di quel dolore: neuroblastoma.

Immediatamente dopo la diagnosi, amici e studenti del liceo si stringono attorno alla ragazza: arrivano anche T-Shirt e braccialetti con la scritta AlexisStrong, frase che diventa anche un hashtag per i social network. La scuola ospita inoltre una raccolta fondi durante una partita di football per aiutare i genitori della giovane a pagare le spese mediche.

E, in quei giorni, un cittadino anonimo della comunità locale promette di donare 40mila dollari per aiutare a combattere il tumore della ragazza. Pochi giorni dopo, però, la famiglia scopre che la donazione non ci sarà. La madre della 15enne sa chi è il donatore anonimo e fa sapere di non poter spiegare perché non può mantenere la promessa.

Dopo questa brutta scoperta, però, accade un 'piccolo miracolo'. Attraverso la campagna GoFundMe (guarda le donazioni) infatti, più di 500 sconosciuti offrono quello che possono, permettendo di raccogliere in un mese circa 35mila dollari per aiutare la famiglia con le spese mediche. "Il supporto è stato incredibile - ha detto la madre della 15enne ad 'ABC News' - voglio ringraziarli per il loro amore e il sostegno". Forza, Alexis.

#alexisstrong

Una foto pubblicata da Brianna Valentine (@heartless_14) in data:

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