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Usa: Anonymous svela identità di 1000 presunti membri Ku Klux Klan

06 novembre 2015 | 07.00
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(Infophoto) - INFOPHOTO
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"Una forma di resistenza" contro la violenza razziale. Questa la motivazione con cui il noto gruppo di hacker della rete Anonymous ha svelato le identità di circa mille presunti simpatizzanti Ku Klux Klan. L'operazione segue una lunga serie di schermaglie iniziate con l'uccisione a Ferguson, in Missouri, nell'estate del 2014 di un diciottenne nero disarmato ad opera di un agente bianco.

Già il weekend scorso il gruppo di hacker aveva diffuso sul web una lista di nomi, indirizzi mail e numeri di telefono di 57 esponenti del famigerato gruppo razzista Usa. Ma quella lista, riferisce la Bbc, sarebbe un falso, mentre nel nuovo elenco compaiono i dettagli dei profili social di persone che hanno aderito o messo un "mi piace" ai gruppi legati al KKK su Facebook e Google+. E su molti di questi profili sono presenti slogan e immagini razziste.

Anonymous ha tenuto a sottolineare che per creare la lista ha usato l'intelligenza umana e non l'hackeraggio. "Questo significa che gli individui sono stati spesso identificati ricorrendo a fonti umane di informazione attraverso metodi aperti (interviste con fonti esperte) o coperti (spionaggio digitale/ingegneria sociale)", si legge nel comunicato che accompagna la lista.

La data del 5 novembre è significativa per i membri di Anonymous perché è il giorno in cui Guy Fawkes tentò di far saltare in aria il Parlamento inglese nel 1605. Le maschere di Guy Fawkes, reso popolare nel film 'V per Vendetta', sono successivamente diventate il loro simbolo.

Il gruppo ha lanciato la sua campagna, soprannominato "Hoodoff" (giù i cappucci), dopo che il Ku Klux Klan ha minacciato di usare "forza letale" contro chi contesta l'uccisione di un giovane nero a Ferguson Missouri. Persone, compresi i membri di "anon", sono scesi in piazza a seguito della decisione di una gran giurì statunitense di non incriminare il poliziotto Darren Wilson per l’uccisione di Michael Brown a Ferguson.

Già nel novembre dello scorso anno, Anonymous aveva preso il controllo dell'account Twitter del KKK, sostituendolo con il proprio logo. E anche in quella occasione avevano rivelato alcuni nomi di membri dell'organizzazione di estrema destra. "Non abbiamo mai dimenticato le vostre minacce ai manifestanti di Ferguson, e di certo non abbiamo dimenticato voi. E lo stesso sarà fatto con le minacce che fate ora", si legge in una pubblicazione on-line.

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