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Tenta di portare bimba afghana in Gb, ex soldato rischia carcere

09 novembre 2015 | 16.30
LETTURA: 3 minuti

(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP

Ha cercato di far entrare in Inghilterra clandestinamente una bambina afgana di 4 anni. Per questo Rob Lawrie, un ex militare britannico di 49 anni, che lavora come volontario nella tendopoli di Calais, la cosiddette 'Giungla', rischia fino a cinque anni di carcere per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.

L'uomo è stato fermato il 24 ottobre scorso dalla polizia transalpina dopo che i cani hanno fiutato due eritrei che si erano nascosti a sua insaputa nel retro del furgone. A bordo, nascosata nel vano sopra il sedile del conducente, i doganieri hanno trovato anche la piccola Bahar Ahmadi che Rob aveva prelevato dal campo del nord della Francia, dove da mesi sono stipati migliaia di profughi, per condurla con il consenso del padre a Leeds, dove vive parte della famiglia.

L'ex militare, padre di quattro figli. ha raccontato che l'idea di portarla via gli è venuta una sera quando, seduto intorno a un falò nella giungla di Calais, la bambina gli si è addormentata tra le braccia mentre lui stava discutendo con suo padre, Reza. Sapeva che i membri della famiglia di Reza e Bahar Ahmadi si erano stabiliti legalmente nei pressi di Leeds. "Suo padre mi ha chiesto più volte di portarla con me e ho sempre rifiutato. Ma questa volta non potevo fare a meno di prenderla", ha detto l'uomo, spiegando che il suo lavoro di volontario è iniziato dopo aver visto sulla prima pagina del quotidiano britannico 'The Independent' la foto del bimbo di 3 anni trovato morto su una spiaggia turca.

Il caso ha suscitato forte emozione e una petizione in Inghilterra e un'altra in Francia indirizzata rispettivamente al segretario di Stato per gli Affari Esteri e del Commonwealth Philip Hammond e al ministro della Giustizia, Christiane Taubira. In meno di 24 ore, il primo ha raccolto più di 15.000 firme. Oggi ce ne sono più di 43.000. Il suo fondatore Jim Innes, che vive in Inghilterra, a Bingley, nel West Yorkshire, ha detto che funziona come una Ong umanitaria."

Io non sono a favore di persone che non rispettano la legge, ma non so cosa avrei fatto nella stessa situazione", spiega sul 'The Independent', dove aggiunge: "Le persone che hanno salvato i bambini durante la seconda guerra mondiale, sono considerati eroi. Ma la legge considera Rob un criminale. Ciò significa che la legge deve essere cambiata".

Ora la bambina è tornata dal padre, nella Giungla. "Quello che mi preoccupa è che bambini molto piccoli vagano nel campo vestiti con quattro strati di abiti a causa del freddo. E siamo solo all'inizio di novembre", ha detto Rob Lawrie spiegando che rifarebbe tutto. "So di aver commesso un reato, ma tutto ciò di cui sono colpevole è la compassione - dice - Non riuscivo a lasciare trascorrere a Bahar una notte in più in quel posto orrendo. E quando hai visto ciò che ho visto io nella Giungla ogni pensiero razionale va fuori di testa".

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