Da piccolo criminale a terrorista. Questa in sintesi la storia di Omar Ismail Mostefai, uno dei kamikaze dell' attacco al Bataclan identificato dagli investigatori francesi. Nato il 21 novembre 1985, nel sobborgo parigino di Courcouronnes, Mostefai era già conosciuto dalla polizia ma era considerato un criminale di poco conto.
Sulla sua sua fedina penale aveva otto condanne per reati minori tra il 2004 e il 2010, ma non era mai stato in prigione, ha riferito il procuratore di Parigi Francois Molins, aggiungendo che nel 2010 era stato individuato come "obiettivo prioritario" per un possibile percorso di radicalizzazione, senza tuttavia essere mai coinvolto in una specifica indagine su reti terroristiche. Le autorità avevano emesso un cosiddetto modulo S, per segnalarlo come possibile minaccia alla sicurezza nazionale.
Da quanto è emerso Mostefai frequentava una moschea a Lucé, vicino a Chartres, nella zona sud-occidentale di Parigi. Secondo quanto ha riferito France Info il giovane nel 2013 era inoltre andato in Turchia, da dove poi avrebbe raggiunto la Siria per addestrarsi e unirsi ai combattenti dello Stato Islamico.
Mostefai era uno dei tre kamikaze che venerdì sera si è fatto saltare in aria alla sala concerti Bataclan, uccidendo 89 persone. È stato identificato grazie all'impronta digitale del dito indice, unica porzione del suo corpo rimasta intatta dopo l'esplosione della cintura che portava addosso.
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