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G20, "Intesa per lotta all’Isis e stop a foreign fighters"

16 novembre 2015 | 11.03
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G20,

"La lotta al terrorismo è la maggiore priorità per tutti i nostri Paesi e noi ribadiamo la nostra determinazione a lavorare insieme per prevenire e sopprimere gli atti terroristici e a incrementare la solidarieta internazionale e la cooperazione, nel pieno riconoscimento del ruolo centrale delle Nazioni unite". E' quanto si legge nella bozza della dichiarazione finale del G20 sul terrorismo. "I continui e recenti attacchi terroristici in tutto il mondo hanno mostrato ancora una volta la necessità di aumentare la cooperazione internazionale e la solidarietà per la lotta al terrorismo. Ricorderemo per sempre le vittime di questi attacchi".

"Rimaniamo impegnati a fronteggiare i canali di finanziamento del terrorismo, in particolare implementando la cooperazione e lo scambio di informazioni e il congelamento degli asset del terrorismo e di finanziamento alla criminalità". E' quanto si legge nella bozza della Dichiarazione finale del G20 sul terrorismo in cui si parla anche di "sanzioni finanziarie ai regimi collegati al terrorismo o che finanziano i terroristi".

Nel documento, tra le altre cose, si prevede l'impegno per bloccare "il flusso di foreign fighter" con un'implementazione "della cooperazione e lo sviluppo di rilevanti misure per prevenire e combattere questo fenomeno.

Sventati attacchi in Gb - Intanto Cameron ha svelato che negli ultimi sei mesi la polizia britannica ha sventato sette attentati terroristici nel Regno Unito". E' quanto ha affermato il premier David Cameron in un'intervista rilasciata alla Bbc dalla città meridionale turca di Antalya, dove si trova per il vertice del G20, precisando che si trattava di attacchi di dimensione minore rispetto a quelli avvenuti in Francia. Cameron ha avvertito che gli attentati terroristici che hanno colpito Parigi venerdì sera, uccidendo 129 persone, "sarebbero potuti accadere qui" e, anche se la Gran Bretagna non partecipa alla coalizione contro i jihadisti dello Stato islamico guidata dagli Stati Uniti, si trova di fronte a una continua minaccia dell'Is. "Questo è uno dei motivi per cui stiamo rafforzando i servizi di sicurezza di intelligence", ha dichiarato il leader britannico, classificando la minaccia del terrorismo come una "lotta della nostra generazione". Il primo ministro, che dopo agli attacchi di Parigi ha annunciato un aumento del 15% del personale di intelligence e raddoppiato la spesa per la sicurezza negli aeroporti del Regno Unito, ha aggiunto che la Gran Bretagna deve rispondere alle atrocità rafforzando i suoi servizi di sicurity ma ha invitato i cittadini a "continuare con la loro vita". Per questo, riferisce il Mirror, ha detto che domani porterà la sua famiglia a un'amichevole di calcio tra Inghilterra e Francia a Wembley.

Incontro Usa- Russia - L'incontro fra Vladimir Putin e Barack Obama ieri ad Antalya, a margine dei lavori del G20, è stato sì costruttivo, ma non segna una svolta nelle relazioni fra Russia e Stati Uniti, ha precisato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Il colloquio, che non era in programma, "dimostra che non c'è alternativa al dialogo" bilaterale, ha aggiunto Peskov. "Sarebbe assolutamente irrealistico aspettarsi che un incontro di 20 minuti possa essere foriero di una inversione a U nelle relazioni bilaterali che rimangono dove sono, così come le divergenze", ha spiegato il portavoce, aggiungendo che tuttavia "c'è la consapevolezza che il dialogo fra Russia e Stati Uniti non ha alternative, e questo è un fatto". Nel corso del colloquio all'indomani degli attacchi di Parigi i due leader hanno discusso di Siria ma anche di Ucraina, precisano le fonti russe.

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