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Parigi

Leader degli Eagles of Death Metal obiettivo della strage al Bataclan? La tesi del Daily Mail

28 dicembre 2015 | 17.20
LETTURA: 3 minuti

Il frontman e il batterista degli Eagles of Death Metal, Jesse Hughes e Julian Dorio, rendono omaggio alle vittime del Bataclan a meno di un mese dalla strage (Afp)
Il frontman e il batterista degli Eagles of Death Metal, Jesse Hughes e Julian Dorio, rendono omaggio alle vittime del Bataclan a meno di un mese dalla strage (Afp)

Il vero obiettivo della strage del 13 novembre scorso al Bataclan di Parigi potrebbe essere stato il cantante e leader della band americana Eagles of Death Metal, il cristiano praticante Jesse Hughes. E' quanto ipotizza il Daily Mail in un articolo a firma del corrispondente dalla capitale francese Peter Allen, ricostruendo le dinamiche della strage alla luce delle ultime novità sulle indagini riportate dai media francesi.

"Dove sono gli Yankee? Dov'è il cantante?": sono queste le frasi che alcuni testimoni scampati al massacro avrebbero sentito pronunciare da alcuni appartenenti al commando autore della strage, mentre lo stesso Jesse Hughes - secondo le informazioni trapelate dall'inchiesta in corso - sarebbe stato sulla linea di fuoco dei terroristi. Ma per quale motivo?

Secondo Allen, "Hughes, il cui soprannome è 'Il Diavolo', è un sostenitore appassionato del possesso delle armi in Usa, oltre ad avere controverse opinioni di estrema destra su una serie di argomenti. In un film chiamato 'La Redenzione del Diavolo' realizzato poco prima degli attacchi, il cristiano devoto minaccia violenza fisica contro chiunque si opponga al secondo emendamento, che protegge il diritto di 'possedere e portare armi'. Hughes - continua il corrispondente del Daily Mail - appoggia il controverso aspirante presidente americano Donald Trump, che è stato accusato di essere un islamofobo a causa delle sue osservazioni esplicite sui musulmani".

"Ancor più controverso - spiega ancora Allen - il fatto che Hughes abbia prodotto un podcast radiofonico su Barack Obama dal titolo 'Il nostro Presidente è un musulmano nato all'estero!!!!'.

Dalle indagini - continua il Mail Online - sarebbe inoltre emerso che il Bataclan sarebbe stato spesso oggetto di minacce a causa delle serate di raccolta fondi in favore dell'esercito israeliano organizzate dai proprietari di religione ebraica, mentre gli Eagles of Death Metal sarebbero grandi sostenitori di Israele, tanto da aver suonato in diverse occasioni a Tel Aviv. Proprio per questo motivo, conclude il corrispondente, "da Parigi erano state ricevute avvertenze specifiche, e da fonti legate a gruppi di terroristi islamici che operano all'estero. Nonostante questo, la sicurezza era minima la notte dell'attacco, con solo una manciata di portieri disarmati in servizio".

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