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Suor Agnese: "Sfregi ai luoghi santi? A Betlemme non abbiamo paura"

17 gennaio 2016 | 09.40
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La comunità delle Minime del Sacro Cuore a Betlemme (foto da suoreminime.com)
La comunità delle Minime del Sacro Cuore a Betlemme (foto da suoreminime.com)

Il clima "è sereno" grazie anche all'alta sicurezza che circonda la zona di Betlemme. Una "zona sacra" ricorda suor Agnese delle Minime del Sacro Cuore, che insieme alle consorelle francescane, suor Patrizia dello Sri Lanka e suor Hasna dell'Egitto svolge attività pastorale proprio a fianco della Basilica della Natività. "C'è polizia dentro e fuori la zona sacra e noi lavoriamo, grazie a Dio, in tranquillità. La nostra parrocchia di riferimento è quella della chiesa di Santa Caterina, vicino alla grotta della Natività. Qui siamo protette da Gesù bambino", racconta all'Adnkronos suor Agnese, dopo l'ultimo sfregio nei confronti dei cristiani nel cimitero accanto al monastero salesiano di Beit Gemal, nei pressi di Gerusalemme.

Qui il dialogo interreligioso, ricorda suor Agnese che collabora quotidianamente con i frati del monastero (dove abita insieme alle consorelle) ma anche con i musulmani, "si concretizza in gesti quotidiani", nel prestare servizio ai più bisognosi senza badare alla fede religiosa, proprio secondo l'insegnamento di San Francesco.

"Qualche giorno fa la chiesa di Santa Caterina era piena di pellegrini provenienti da diversi paesi del mondo mentre sono pochi gli italiani che vengono qui, ma non c'è da aver paura", dice dispiaciuta suor Agnese sottolineando che a differenza di Gerusalemme "dove ne succedono di tutti i colori", la sicurezza a Betlemme "è molto alta".

Specie nell'Anno Santo, "la misericordia bisogna averla prima nei nostri confronti e poi chiedere perdono a Dio", evidenzia suor Agnese originaria di Milano, che prima a Roma, poi a Firenze, infine si è trasferita a Betlemme. Un luogo dal quale "non vorrebbe più andar via".

Giorni fa, ricorda la religiosa, a Betlemme erano presenti diversi vescovi (anche italiani) davanti alla porta santa di Betlemme. Ovvero quella della chiesa di Santa Caterina, là dove la tradizione cristiana colloca la nascita di Gesù. "Come ha ricordato un sacerdote - cito le sue parole -, dobbiamo avvicinarci alla mangiatoia per 'mangiare' la parola di Dio, quello che Gesù ha lasciato per noi", continua suor Agnese.

Parlando della comunità gestita a Betlemme insieme alle consorelle Patrizia e Hasna, suor Agnese dice: "la nostra è una piccola comunità internazionale. Qui il dialogo si stabilisce non sulle lingua parlata ma sullo scambio di pace che ciascuno che arriva in questo luogo santo è desideroso di dare. Come è successo la notte di Natale: durante la messa a Santa Caterina seguita da tantissima gente di ogni nazionalità. In quell'occasione era come se tutti parlassimo la stessa lingua", conclude la religiosa.

Oggi le Suore Minime del Sacro Cuore, francescane, sono presenti in quattro continenti e in cinque nazioni. Nel 2002 l'istituto religioso di Poggio a Caiano (Prato), sede della congregazione fondata dalla Beata Maria Margherita Caiani, ha festeggiato il centenario.

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