E' stato arrestato in Marocco un cittadino belga di origine marocchina che ha legami diretti con gli autori degli attentati di Parigi. Lo ha reso noto il ministero degli interni di Rabat, secondo quanto riferiscono i media belgi.
L'uomo arrestato si chiama Gelel Attar e ha 26 anni. Lo ha indicato la procura federale belga, confermando le notizie apparse su alcuni media, scrive il quotidiano Le Soir. Il ministero dell'Interno marocchino aveva fornito solo le sue iniziali J.A.
Secondo il sito francese Info M6, che aveva diffuso la sua identità assieme a una sua foto con il capo scoperto e una folta barba scura, Attar sarebbe stato vicino a Chakib Akrouh, il kamikaze che si è fatto saltare in aria in un appartamento di Saint Denis il 18 novembre. Il corpo di Akrouh è stato identificato solo pochi giorni fa.
Il sito marocchino Le360, considerato vicino al palazzo reale di Rabat, afferma che l'uomo è stato arrestato a Mohammedia, 30 chilometri a sud da Casablanca, nella casa della madre. La donna si trova però in questo momento in Belgio, mentre il padre del sospetto è deceduto. Attar viene descritto da questo sito come un celibe di meno di 30 anni che prima di radicalizzarsi vendeva orologi contraffatti. In Siria era molto vicino ad Abdelhamid Abaaoud, il presunto cervello degli attentati di Parigi. "In Siria non si vedeva l'uno senza l'altro", riferisce una fonte del sito marocchino. Abbaoud è poi morto a Saint Denis assieme ad Akrouh.
Nato a Bruxelles, Attar era stato condannato in contumacia a cinque anni di carcere lo scorso luglio in Belgio per partecipazione a gruppo terroristico. Nello stesso processo erano imputati anche Abaaoud e Akrouh, anche loro assenti. Attar e Akrouh erano partiti assieme per la Siria, ma il primo era tornato in Belgio nel 2013. A giugno di quell'anno era partito per il Marocco.
Al momento non è chiaro se Attar abbia avuto un ruolo negli attentati di Parigi. Si ignora se potrà essere estradato in Belgio, dato che ha anche la nazionalità marocchina. I servizi di Rabat hanno aiutato due mesi fa gli inquirenti francesi a rintracciare Abaaoud, intervento per il quale sono stati ringraziati da Parigi.
