Passata l'emergenza per la tempesta di neve ribattezzata 'Snowzilla' che ha colpito l'est degli Stati Uniti e in cui sono rimasti coinvolti nei giorni scorsi 85 milioni di persone, la giornata di oggi per molti sarà dedicata a spalare la neve caduta a livelli record. In cinque stati sono caduti in media 91 centimetri di neve (a Central Park, a New York, due giorni di nevicate, venerdì e sabato, hanno fatto registrare il secondo record dal 1869, dopo quello del 2006).
I trasporti pubblici continuano a non funzionare in diverse regioni e anche se molti aeroporti sono riaperti, centinaia di voli sono stati cancellati anche oggi (nel fine settimana, i voli colpiti da ritardi sono stati 12mila). A Washington, uffici del governo e molte scuole rimarranno chiuse tutto oggi, con i servizi pubblici in funzione in modo "estremamente limitato". Nei suburb della città le scuole saranno chiuse anche domani.
Almeno 29 persone sono morte in incidenti stradali e altri incidenti riconducibili alla neve, e 300mila utenze sono rimaste isolate, senza energia elettrica, soprattutto nel New Jersey. Lo stato di emergenza era stato dichiarato in 11 stati e nel Distretto di Columbia e un totale di soldati della Guardia nazionale sono stati richiamati per assistere le autorità locali.