cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 20:12
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Svizzera: domenica referendum su espulsione stranieri colpevoli di reati

26 febbraio 2016 | 13.29
LETTURA: 3 minuti

Un manifesto dell'Udc a Zurigo (Foto Afp)
Un manifesto dell'Udc a Zurigo (Foto Afp)

Una pecora bianca che sbatte a calci una pecora nera fuori dalla Svizzera. Il manifesto appare sui muri delle principali città elvetiche ed infiamma la campagna elettorale per il referendum di domenica sulla proposta di espulsione automatica degli stranieri che commettono reati.

Il quesito, proposto dal partito anti immigrati Udc (Svp in tedesco), divide gli svizzeri tanto che i sondaggi non sono in grado di prevedere l'esito del referendum. E contro l'esplusione si sono mobilitati, come non accadeva da anni, numerosi protagonisti del mondo della cultura e la politica elvetica.

Diversi appelli per il No al referendum sono stati rispettivamente firmati da oltre 200 esponenti dell'architettura, dell'arte e dello spettacolo, ben 11 dei 18 ex ministri elvetici in vita e 180 giuristi. Contro il quesito si è schierata l'associazione dei procuratori svizzeri, mentre 54 organizzazioni non governative hanno formato un comitato di opposizione.

primo partito, l'Udc ha già vinto altre consultazioni contro i migranti

Per gli oppositori, l'iniziativa dell'Udc è "barbara" e "disumana" e viola i principi dello stato di diritto, in quanto prevede l'espulsione automatica degli stranieri colpevoli di reati indipendentemente dalla gravità del fatto, dall’entità della pena e dalla presenza o meno di problemi sociali. Ai giudici viene negata la possibilità di decidere caso per caso e la misura si dovrà estendere anche a chi è nato in Svizzera.

La mobilitazione non sembra spaventare l'Udc che ha già vinto diversi controversi referendum di stampo populista, malgrado l'opposizione di quelle che il partito definisce le forze "dell'elite". Primo partito della Svizzera alle elezioni dello scorso autunno, con il 29,4%, l'Udc ha già vinto consultazioni popolari contro i minareti (2009) e per imporre un tetto massimo agli immigrati (2014).

Inoltre nel 2010 aveva vinto un primo referendum sull'espulsione degli stranieri colpevoli di reati - già allora c'erano i manifesti con le pecore nere scacciate fuori dalla Svizzera - che l'Udc considera mal attuato. Il quesito di domenica viene presentato come un modo per garantire che la volontà del popolo sia rispettata.

i sondaggi danno il 49% per il No e il 46% per il SI

Al momento è difficile prevedere l'esito del voto di domenica. Un sondaggio dell'istituto GFS di Berna, diffuso il 17 febbraio, dava un 49% di voti contrari alla proposta Udc e un 46% di favorevoli, uno scarto troppo basso per avere certezze. Certo è che fra la popolazione l'attenzione è forte, tanto che si prevede un'affluenza particolarmente alta alle urne, pari a circa il 70%.

Al di là del tema, il referendum pone ancora una volta al centro della scena lo scontro fra l'Udc e il resto dei partiti svizzeri, che cercano di contenere questa formazione della destra populista grazie alle peculiarità del sistema politico elvetico.

Il governo svizzero è formato da sette consigliere federali eletti dal parlamento secondo uno schema di ripartizione fra i principali partiti, in modo da garantire che le decisioni vengano prese con il massimo consenso. Questo limita l'influenza dell'Udc in seno all'esecutivo, dove può contare solo su due consiglieri. Per questo il partito, che ha in Christoph Blocher uno dei suoi esponenti più noti, sceglie la via del referendum per rafforzare la sua influenza sull'opinione pubblica.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza