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Attacchi Bruxelles, il terzo kamikaze è

23 marzo 2016 | 08.09
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(Twitter /Police Temoin)
(Twitter /Police Temoin)

Il secondo kamikaze dell'aeroporto Zaventem di Bruxelles è stato identificato come il super ricercato Najim Laachraoui. Confermata da fonti della polizia all'agenzia stampa Belga, l'identificazione di Laachraoui non è ancora stata confermata dalla procura. Lunedì, il giorno prima degli attentati di Bruxelles, la polizia belga aveva diffuso un avviso di ricerca con due foto dell'uomo, su richiesta della procura federale e del giudice d'istruzione della capitale belga. Solo allora il terrorista era stato identificato con il suo vero nome.

Nato il 18 maggio 1991 e partito per la Siria nel febbraio 2013, Laachraoui avrebbe avuto competenze in elettromeccanica ed è considerato l'artificiere che ha messo a punto le cinture esplosive usate dagli attentatori nella capitale francese il 13 novembre scorso. Tracce del suo Dna sono state ritrovate su almeno due cinture esplosive, una usata al Bataclan, l'altra allo Stade de France. Laachraoui dunque le ha manipolate, forse anche costruite.

E' assodato, invece, che all'aeroporto si sia fatto esplodere Ibrahim El Bakraoui si è fatto esplodere all'aeroporto di Zaventem mentre il fratello Khalid è il kamikaze che ha perpetrato la carneficina nella metropolitana all'altezza della stazione di Maelbeek.

Il terzo sospetto inquadrato dalle telecamere di sicurezza all'aeroporto è ancora in fuga e la sua identità è quindi tuttora sconosciuta, ha rivelato il procuratore federale, precisando che la sua borsa conteneva la carica esplosiva più potente ma è stata disattivata dal servizio artificieri.

Il procuratore federale belga Frederic Van Leeuw ha spiegato che Ibrahim El Bakraoui è stato identificato tramite le impronte digitali, mentre il secondo terrorista deceduto nelle esplosioni in aeroporto non è stato identificato. I fratelli El Bakraoui, di Bruxelles, erano noti ai servizi di polizia come esponenti della criminalità e non per fatti legati al terrorismo. Khalid aveva preso in affitto sotto falsa identità l'appartamento del 60 rue du Dries a Forest dove si era verificata la sparatoria con la polizia la settimana scorsa. E avrebbero inoltre preso in affitto i covi usati dai commando che ha agito a Parigi il 13 novembre scorso; Khalid avrebbe tra l'altro preso in affitto sotto falsa identità un appartamento a Charleroi da dove sono partiti gli autori degli attacchi nella capitale francese.

ORDIGNO - L'ordigno inesploso lasciato all'aeroporto di Bruxelles, nella borsa del terzo uomo ancora in fuga, era il più potente di quelli usati fra quelli preparati per l'attacco di ieri, ha detto Van Leeuw. "L'ordigno è esploso poco dopo l'arrivo degli artificieri dell'esercito, per la grande instabilità dell'esplosivo. Per fortuna non ha provocato vittime, grazie alle capacità dei partecipanti all'operazione di disinnesco", ha aggiunto.

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