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Brasile, sì a impeachment per Dilma Rousseff. Lei si difende: "E'un golpe"

12 maggio 2016 | 08.39
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Dilma Rousseff (Afp) - AFP
Dilma Rousseff (Afp) - AFP

"Una persona innocente e onesta". Così Dilma Roussef si è descritta nel suo intervento pubblico successivo al voto del Senato, alla decisione dei legislatori di avviare il procedimento a suo carico e sospenderla per 180 giorni. La presidente si è descritta come una vittima degli oppositori politici che hanno cospirato per allontanarla dalla presidenza del Brasile. "Quando un presidente eletto viene sospeso per un reato che non ha commesso, non lo chiamiamo impeachment ma golpe", ha dichiarato durante l'intervento a Brasilia, circondata dai suoi sostenitori. "Hanno cercato di ottenere con la forza ciò che non hanno ottenuto con i voti", ha affermato.

In questo periodo di tempo, Rousseff verrà sottoposta a una procedura di impeachment da parte del Senato in base all'accusa di aver manipolato i conti pubblici per nascondere all'opinione pubblica il crescente disavanzo di bilancio. Rousseff verrà sostituita dal vice presidente Michel Temer.

La maggioranza di 55 voti favorevoli e 22 contrari con la quale il Senato si è espresso per la messa in stato di accusa di Rousseff rappresenta per la presidente brasiliana una cocente sconfitta, dopo i tentativi di bloccare la procedura, da lei definita un golpe parlamentare. Il Senato, nelle prossime settimane e nei prossimi mesi, indagherà sulle accuse rivolte alla Rousseff ed infine si esprimerà con un altro voto, nel quale sarà necessaria la maggioranza qualificata dei due terzi per rimuovere definitivamente la presidente brasiliana dal suo incarico.

La sospensione della Rousseff mette temporaneamente fine a 13 anni di governo di sinistra del Partito dei Lavoratori, sempre più impopolare tra gli elettori brasiliani a causa della crisi economica e dei legami con il gigantesco scandalo della corruzione che vede coinvolta l'azienda petrolifera di stato Petrobras. La legge brasiliana prevede che il vice presidente Michel Temer, esponente del centrista Partito del Movimento Democratico Brasiliano, assuma immediatamente l'incarico di capo dello stato. Temer assunse la carica di vice presidente nel 2011, quando la Rousseff venne eletta per la prima volta alla presidenza del Brasile, prima donna a ricoprire la carica nella storia del Paese.

Il rapporto tra Rousseff e Temer, definito negli ultimi tempi dalla presidente brasiliana un "traditore", si è rapidamente deteriorato dopo che il partito del vice presidente, il Pmdb, il mese scorso si è ritirato dalla coalizione di governo. Il Brasile, fino a pochi anni fa una delle economie più in crescita nel mondo, sta ora attraversando una delle peggiori recessioni della sua storia, con 11 milioni di brasiliani che rimangono senza lavoro.

Temer, considerato più favorevole al libero mercato, ha invitato gli investitori alla calma, anticipando che intende ridurre il numero degli incarichi ministeriali e varare una serie di nomine pescando tra le varie forze politiche. La Rousseff è accusata di aver manipolato i conti pubblici per nascondere la reale entità del buco di bilancio durante la sua campagna per la rielezione nel 2014. La presidente brasiliana, che come ha riferito la stampa ha già portato via i suoi effetti personali dal suo ufficio prima del voto del Senato, ha sempre negato ogni addebito.

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