I rottami trovati a fine marzo sulle coste del Sud Africa e alle Mauritius appartengono "quasi certamente" al volo MH370 della Malaysia Airlines con 239 persone a bordo scomparso l'8 marzo del 2014. Un team di esperti internazionali che ha esaminato i pezzi, una copertura del motore su cui è impresso il logo Rolls Royce e un pannello dell'interno dell'aereo, "ha concluso che entrambi sono coerenti con quelli del Boeing 777 della Malaysia Airlines ", ha detto il ministro malese dei Trasporti, Liow Tiong Lai.
I frammenti, trovati sulle coste di Rodrigues Island e nei pressi di Mossel Bay (città del Sudafrica nella provincia del Capo Occidentale), erano stati inviati in Australia per l'analisi. "Il team ha confermato che entrambi i pezzi sono quasi certamente dell'MH370", ha aggiunto il ministro.
In precedenza, le autorità australiane avevano ritrovato altri tre pezzi quasi certamente appartenenti all’MH370: un frammento di ala ritrovato nel luglio 2015 sull'isola francese di Reunion, di fronte al Madagascar, e due sezioni appartenenti allo stabilizzatore dell’aereo rinvenute in Mozambico a dicembre 2015 e febbraio 2016.
Finora i governi di Malaysia, Australia e Cina convolti nelle ricerche del velivolo, scomparso mentre era in volo da Kuala Lumpur a Pechino, hanno coperto un’area superiore ai 105mila chilometri quadrati dell'Oceano Indiano, identificata come possibile luogo dello schianto. Ma i Paesi hanno convenuto che, in assenza di "credibili nuove informazioni", la ricerca si concluderà entro la metà dell'anno.
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