Votare sì all'uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea vuol dire "autodistruggersi". Il durissimo monito è stato lanciato oggi dal primo ministro britannico David Cameron in occasione della pubblicazione di un rapporto del Tesoro, che prevede gravi conseguenze economiche se vincerà l'opzione della Brexit.
L'uscita dall'Ue, si legge nel rapporto, porterebbe ad un calo del Pnl fra il 3,6 e il 6%, una riduzione dei salari fra il 2,8 e il 4%, alla perdita di almeno mezzo milione di posti di lavoro, oltre al crollo della sterlina e del valore degli immobili. E questo scenario, ha avvertito Cameron, è quello più ottimistico, nel caso Londra riesca a stringere un accordo commerciale con l'Unione Europea entro due anni. Uno scenario in cui la Gran Bretagna ripiomberebbe dopo i sacrifici fatti per uscire dalla crisi del 2008, ha rimarcato Cameron, secondo il quale non è "morale" mettere il paese a rischio. Sarebbe, ha detto, "come sopravvivere ad una caduta e poi lanciarsi da un precipizio".