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Migranti, più di 100 morti al giorno nell'ultima settimana

31 maggio 2016 | 13.23
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Sono state almeno 880 le vittime dei naufragi nel Mediterraneo la scorsa settimana. A fornire la cifra tragica dei morti durante le traversate verso l'Europa è stato un portavoce dell'Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), secondo cui questo numero indica che un migrante su 23 muore lungo la rotta tra il Nordafrica e le coste italiane. In totale, dall'inizio dell'anno hanno perso la vita nel Mediterraneo 2.510 migranti, 655 in più dello stesso periodo dello scorso anno.

"Gli scafisti - ha denunciato da Ginevra William Splinder - stanno diventando ogni giorno di più senza scrupoli e le barche" a bordo dei quali vengono imbarcati i migranti "non sono neanche in grado di fare la traversata".

Secondo l'Unhcr, finora 203.981 persone si sono messe in viaggio dalle coste nordafricane dirette in Europa: quasi i tre quarti - fino al 20 marzo, quando è entrato in vigore l'accordo tra Ue e Ankara per il rimpatrio dei migranti - si sono imbarcati dalla Turchia diretti in Grecia. Gli altri 46.714 hanno viaggiato in direzione dell'Italia, quasi la stessa cifra registrata nei primi cinque mesi dello scorso anno (47.463). La maggior parte delle 2.510 vittime - 2.119 - sono state registrate lungo la rotta dal Nordafrica alle coste italiane.

L'agenzia delle Nazioni Unite rileva poi come la maggior parte delle imbarcazioni salpate dalla Libia parta dall'area di Sabrata, a ovest di Tripoli, dove il traffico dei migranti, in maggioranza nigeriani e gambiani, secondo le notizie di stampa di questi giorni sarebbe gestito da un boss di nome Osama. Tra l'altro questi barconi sarebbero molto più sovraffollati di quelli che nei mesi scorsi partivano dalla Turchia per le isole greche, avendo a bordo anche 600 persone o di più, e per questo più soggette a naufragi.

L'aumento delle partenze in questi ultimi giorni, secondo notizie non confermate, sarebbe infine da attribuirsi alla volontà degli scafisti di massimizzare gli introiti - riferisce l'Unhcr - prima dell'inizio del mese sacro del Ramadan, la prossima settimana.

RENZI - "Davanti a qualcuno che rischia di morire in mare, io vado e cerco di salvargli la vita - ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, intervenendo all'incontro elettorale di Beppe Sala al Barrios a Milano - Una vita salvata vale più di mille discorsi in televisione".

"Non c'è un aumento dell'immigrazione rispetto allo scorso anno, ma solo allarmi a scopo elettorale - ha affermato il presidente del Consiglio - Ma c'è gente che continua a morire e a rischiare la morte nel Mediterraneo perché non guarda i talk show italiani dove c'è qualcuno con la maglietta verde che dice di non partire".

La verità è, secondo Renzi, "che se vedi tuo figlio che rischia di morire, tua figlia che può essere stuprata, rischi tutto". Ora "serve una reazione da parte del Paese e dell'Ue che dica la verità. Davanti a qualcuno che rischia di morire in mare, io vado e cerco di salvargli la vita. Una vita salvata vale più di mille discorsi in televisione". Resta il fatto che è "verissimo che dobbiamo anche aiutarli a casa loro".

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