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Monaco, 9 vittime. "No legami con Is" Suicida il killer 18enne

23 luglio 2016 | 07.28
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Afp - AFP
Afp - AFP

E' di almeno 9 morti e 16 feriti, di cui 3 in gravi condizioni, il bilancio dell'attacco condotto ieri nel centro commerciale Olympia a Monaco di Baviera da un 18enne (VIDEO - FOTO).

Il giovane, nato a Monaco, era di origine iraniana. "Non era un rifugiato", ha precisato la polizia tedesca. Il killer si è suicidato davanti agli agenti. "Alle 20.30, una pattuglia della polizia di Monaco è entrata in contatto con il presunto autore (della sparatoria) a nord del centro commerciale Olympia. Quando gli agenti gli hanno parlato, ha estratto un'arma, l'ha puntata alla testa e si è sparato", si legge in un comunicato della polizia locale.

"NO LEGAMI CON IS" - Durante la perquisizione del suo appartamento, ha dichiarato il capo della polizia di Monaco, Hubertus Andrae, "non sono stati trovati elementi che lo legano allo Stato Islamico". E' stato trovato, invece, materiale relativo ad altre sparatorie di massa, oltre a un libro dal titolo 'La furia nella testa. Perché gli studenti uccidono' e altri testi da cui gli inquirenti tedeschi deducono che non "avesse alcuna motivazione politica".

In conferenza stampa ministro dell'Interno tedesco, Thomas de Maiziere, ha confermato che "non c'è nessuna indicazione relativa al terrorismo internazionale". L'autore della strage, ha detto il ministro, era sconosciuto alle forze dell'ordine. Al momento non vi sono indicazioni sul movente, anche se il materiale trovato in casa sua indica la tendenza a occuparsi di ossessioni omicide. C'era anche del materiale sulla strage di Utoya, il cui quinto anniversario ricorreva proprio ieri, ma il ministro ha affermato che al momento "non possiamo sapere se questo può essere stata la molla emotiva per l'azione".

Secondo i genitori, iraniani emigrati in Germania negli anni Novanta, il ragazzo non era praticante di alcuna religione. Il 18enne, che seguiva un trattamento psicoterapeutico, si è servito per la strage di un'arma calibro 9, ma non è chiaro se sia stata modificata.

Il sito Facebook del McDonald dove è avvenuta la strage è stato hackerato per inserire un annuncio su pasti gratis in modo da attirare più gente possibile. Uno stratagemma "perfido", secondo de Maiziere, di cui si ritiene sia stato autore il 18enne. Il ministro ha dichiarato che è difficile prevenire questi episodi, ma si è chiesto se le persone vicine al ragazzo non avrebbero potuto capire meglio le sue difficoltà.

VITTIME GIOVANISSIME - Cinque morti avevano meno di 18 anni, tra cui anche una ragazzina di 15 anni. Anche i maggiorenni rimasti uccisi erano giovanissimi: secondo quanto riportato dalla televisione bavarese Bayerische Rundfunk otto delle vittime - due ragazze e sei ragazzi - avevano tra i 14 ed i 21 anni. La nona vittima sarebbe una donna di 45 anni. Mentre vengono considerate molto gravi le condizioni di due dei 16 feriti, tra cui anche alcuni bambini, ricoverati in diversi ospedali di Monaco.

Tra le vittime ci sono tre cittadini turchi, ha dichiarato il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu, secondo quanto riporta l'agenzia Anadolu. Altre tre vittime sono giovani cittadini del Kosovo, ha reso noto il ministero degli Esteri di Pristina. Nella strage è rimasto ucciso anche un ragazzo greco. Ieri era emerso che il killer, prima di sparare, avrebbe urlato insulti contro gli stranieri, in particolare contro i turchi.

CHI ERA IL KILLER - Il killer di Monaco "soffriva di crisi depressive ed era stato ricoverato nel 2012". E' quanto detto da uno degli inquirenti, specificando anche che il 18enne era stato sottoposto a cure psichiatriche. Il giovane, secondo quanto riporta il sito del Daily Mail, si chiamava Ali Sonboly ed era figlio di un tassista . L'identificazione fornita dal tabloid britannico non è stata però confermata dalle autorità tedesche che finora, come sottolinea la corrispondente del Guardian, fanno riferimento a lui solo come 'David' S.

L'ATTACCO - Secondo la ricostruzione fornita dalla polizia il giovane ha iniziato la sparatoria alle 17.52 nel McDonald's del centro commerciale dove era entrato con una pistolae uno zaino rosso.

Subito dopo la sparatoria, quando si riteneva che ad agire fosse stato un commando di più persone che si erano poi date alla fuga, l'intera città nel sud della Germania è stata paralizzata con i trasporti bloccati e la polizia che ha chiesto alla cittadinanza di rimanere a casa. Mentre la sede del Parlamento bavarese e le stazioni ferroviarie della Deutsche Bahn hanno aperto le loro porte per dare rifugio ai cittadini che si trovavano lontano da casa.

LE INDAGINI - Secondo quanto riferisce il giornale tedesco 'Bild', la polizia tedesca ha interrogato il padre del giovane. Sono state effettuate inoltre perquisizioni nella casa dove il ragazzo viveva con la famiglia e che si trova nel quartiere di Maxvorstadt. I poliziotti sono stati visti uscire dall'abitazione portando via scatoloni pieni di materiale.

L'APPELLO DELLA POLIZIA - La polizia di Monaco ha rivolto un appello alla cittadinanza di Monaco, chiedendo che vengano consegnati alle forze dell'ordine tutti i video, foto o registrazioni audio che sono stati fatti durante l'attacco di ieri. Lo riporta il sito della Bbc.

IL VIDEO PRIMA DELL'ATTACCO- Prima dell'attacco, l'attentatore, come testimonia un video, discutendo con un uomo al balcone che l'ha visto armato sul tetto di un edificio avrebbe urlato: "A causa vostra sono stato vittima di bullismo per sette anni... ed ora ho comprato una pistola per spararvi".

RIUNIONE DEL CONSIGLIO DI SICUREZZA NAZIONALE - Angela Merkel ha convocato per oggi una riunione del Consiglio di sicurezza Nazionale. Il ministro dell'Interno tedesco ha intanto ordinato bandiere a mezz'asta in tutti gli edifici pubblici in memoria delle vittime.

L'attacco di ieri è avvenuto mentre la Germania si trovava già in massima allerta anti-terrorismo dopo che lunedì scorso un rifugiato di 17 anni aveva ferito cinque persone con un'accetta su un treno regionale diretto nella città meridionale di Wuerzburg.

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