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Rouen, cattolici e musulmani insieme alla messa in cattedrale

31 luglio 2016 | 11.58
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(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

"Noi accogliamo questa mattina i nostri amici musulmani, è per noi di conforto che siate venuti a trovarci, io vi ringrazio a nome di tutti i cristiani". Così l'arcivescovo di Rouen, monsignor Dominique Lebrun, accogliendo il centinaio di musulmani che oggi, rispondendo all'esortazione dei leader della comunità islamica francese, si sono uniti a circa 2mila fedeli cattolici per la messa della domenica nella cattedrale della città francese vicina a Saint-Etienne-du-Rouvray, dove martedì scorso è stato sgozzato padre Hamel mentre celebrava la messa.

"Voi così affermate che rifiutate la morte e la violenza in nome di Dio - ha detto ancora monsignor Lebrun - come abbiamo sentito dalle vostre bocche, che noi sappiamo sono sincere, quello non è l'Islam".

VALLS - "Bisogna con urgenza aiutare l'Islam di Francia a liberarsi di chi lo mina dall'interno" ha detto Manuel Valls in un'intervista al Journal du Dimanche in cui ribadisce la necessità di "stipulare un vero patto" con i musulmani francesi. "L'Islam ha trovato il suo posto nella Repubblica, contrariamente a quanto sostenuto nei continui attacchi della destra e dell'estrema destra", ha aggiunto il premier francese sottolineando che questa retorica anti-musulmani deve essere combattuta "con la più grande forza" come si devono combattere "parole e atti antisemiti e anticristiani".

Ma i musulmani francesi "devono essere, e noi insieme a loro, implacabili contro chi professa l'odio e fa apologia della violenza", ha aggiunto il premier francese. "I luoghi di culto che ospitano questi predicatori continueranno ad essere sistematicamente chiusi e i loro predicatori, se stranieri, saranno espulsi", ha concluso.

INTELLETTUALI ISLAMICI - "Siamo rimasti in silenzio perché abbiamo imparato che in Francia la religione è una questione privata. Ora dobbiamo parlare perché l'Islam è diventata una questione pubblica e la situazione attuale è intollerabile". E' quanto si legge in un appello, pubblicato oggi sul Journal de Dimanche, da un gruppo di artisti, giornalisti, manager e intellettuali islamici che, dopo l'attacco di Saint-Etienne-du-Rouvray, si dicono "pronti ad assumersi la responsabilità", esprimendo la massima preoccupazione per le conseguenze che il terrorismo potrà avere sulla loro comunità.

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