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Siria, ancora vittime nei raid. Colpito un altro ospedale

31 luglio 2016 | 18.16
LETTURA: 2 minuti

(Afp) - AFP
(Afp) - AFP

Almeno cinque civili sono rimasti uccisi in una serie di raid in un'area controllata dai ribelli nel sud della Siria, raid che hanno colpito anche un ospedale. Lo ha riferito l'Osservatorio siriano per i diritti umani, secondo cui i raid sono stati condotti da caccia non identificati, che hanno colpito le postazioni dell'opposizione nella città di Jasem, nella provincia meridionale di Daraa.

In uno dei raid è stato colpito l'ospedale e un farmacista è rimasto ucciso, mentre altre persone sono state ferite. Quello di oggi è il secondo attacco contro un ospedale in Siria in tre giorni: venerdì era stato colpito un ospedale ostetrico sostenuto da Save the Children a Idlib. Nel bombardamento due persone hanno perso la vita, sei sono rimaste ferite e una donna incinta di sei mesi ha perso entrambe le gambe.

Lo staff di Save the Children ha lavorato ininterrottamente tutta la giornata di ieri, insieme ai propri partner, per mantenere aperto l'ospedale di Idlib. Al momento la struttura opera a un livello ridotto ed è solo in grado di supportare i casi di emergenza e gli interventi non chirurgici. I cesarei non possono essere eseguiti perché le attrezzature necessarie e i generatori sono stati danneggiati negli attacchi. Ma i lavori di riparazione sono in corso, si legge in una nota.

Il personale medico ha riferito che anche l'ambulanza dell'ospedale è stata danneggiata durante i bombardamenti. Lo staff ne ha preso in prestito una da una struttura vicina in modo da essere in grado di trasferire le donne che hanno bisogno di cesarei o che hanno complicazioni durante il parto ad altri servizi di emergenza nelle strutture dell’area circostante. La maggior parte dei mobili dell’ospedale è stata danneggiata negli attacchi, insieme a tre incubatrici e altre apparecchiature fondamentali.

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