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Afroamericano ucciso da polizia a Chicago, diffuso il video

05 agosto 2016 | 21.07
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Afroamericano ucciso da polizia a Chicago, diffuso il video

Si chiama Paul O'Neal e ha 18 anni l'ultima vittima afroamericana della polizia negli Stati Uniti. Diversi filmati realizzati con le telecamere di servizio di alcuni degli agenti che hanno preso parte a una vera e propria caccia all'uomo, e che l'Independent Police Review Authority del comune di Chicago ha pubblicato, risalgono allo scorso 28 luglio. I video mostrano una jaguar nera segnalata come rubata inseguita dalla polizia. Un agente in auto apre il fuoco, sei sette colpi, contro l'auto che si schianta. Il conducente fugge. La polizia lo insegue in una strada laterale e quindi oltre una staccionata. Dopo si vede il via vai degli agenti concitati. Un agente che dice a un altro che arriva "ho sparato alla c... di auto che ti stava venendo addosso. Ha quasi colpito il mio partner, lo devo colpire. Starò alla c.. di scrivania per 30 giorni".

Paul O'Neal, che come si legge sul Chicago Tribune era disarmato, è morto per le ferite riportate. All'operazione hanno preso parte elicotteri, numerose auto, decine di agenti. Sharon Fairley, la portavoce dell'agenzia indipendente che controlla l'operato della polizia della città, ha definito le riprese come "scioccanti". Tre agenti sono stati sospesi dal servizio.

"Non c'è alcun dubbio per me, sono stati commessi atti criminali", ha detto Michael Oppenheimer, legale della famiglia O'Neal, secondo il Tribune. "Quello che ho visto -ha aggiunto- è stato qualcosa" fatto "a sangue freddo". Il Tribune ricorda che la polizia di Chicago "non può far fuoco contro un veicolo in movimento se questo rappresenta l'unica minaccia nei confronti degli agenti".

"Hanno fatto tutto tranne che scambiarsi il cinque", ha aggiunto Oppenheimer puntando il dito contro il comportamento tenuto dagli agenti alla fine dell'operazione. Il video, ha evidenziato il legale, non mostra il momento in cui è stato esploso il colpo fatale: secondo l'avvocato, l'agente che ha fatto fuoco avrebbe intenzionalmente spento la propria body camera. "Hanno deciso che avrebbero controllato tutto questo, quindi è iniziato l'insabbiamento".

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