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Venti a 230 all'ora, l'uragano Matthew fa paura: almeno 11 morti /Video

05 ottobre 2016 | 11.07
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Matthew colpisce Haiti (AFP PHOTO) - (AFP PHOTO)
Matthew colpisce Haiti (AFP PHOTO) - (AFP PHOTO)

Sarebbero almeno 11 le vittime causate dal passaggio dell'uragano Matthew sui Caraibi. Un bilancio che potrebbe purtroppo aumentare, visto che al momento non è possibile raggiungere alcune zone rimaste isolate a causa della potente perturbazione che ha provocato l'interruzione di molte strade e delle linee telefoniche.

L'uragano ha inoltre provocato oltre 32mila sfollati tra Haiti e la Repubblica Dominicana. Lo fa sapere l'Oxfam che ha già attivato le sue squadre per fornire acqua pulita potabile e kit igienici alla popolazione maggiormente colpita. L'organizzazione sta lavorando anche per ripristinare i sistemi idrici e fognari locali, con l’obiettivo di prevenire la diffusione di infezioni e malattie.

Secondo quanto riferiscono i media americani, almeno cinque persone sono morte ad Haiti, lo Stato più colpito con venti a 230 km all'ora, piogge torrenziali e tempeste. Isolato il sud del Paese dopo il crollo di un ponte che lo collega alla capitale Port-au-Prince. Tra le vittime c'è anche un 26enne che è annegato cercando di salvare un bambino caduto in un fiume, hanno detto le autorità, aggiungendo che il piccolo è stato salvato.

La situazione è particolarmente grave per migliaia di haitiani che vivono ancora in tende e baracche dopo il terremoto del 2010. Circa 10mila persone sono state trasferite nei centri di accoglienza appositamente allestiti, mentre gli ospedali sono pieni e a corto di acqua. Mourad Wahba, vice rappresentante speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per Haiti, ha parlato del "maggior evento umanitario" dal 2010.

Oltre alla capitale, una delle città più colpite è Les Cayes, mentre il sindaco del comune di Petit-Goâve ha riferito che due persone sono decedute, tra cui una donna rimasta schiacciata da un palo elettrico. Quattro decessi sono stati invece registrati nella vicina Repubblica Dominicana, uno in Colombia e uno a Saint Vincent e a Grenadine.

A seguito del devastante uragano, Haiti ha deciso di rinviare le elezioni presidenziali che erano state convocate per domenica prossima.

Classificato di categoria 4, Matthew è il ciclone tropicale più potente a colpire la zona caraibica, compresa Giamaica e Cuba, dal 2007. "Questa è una tempesta seria" ha detto Barack Obama dopo aver incontrato oggi i funzionari della Federal Emergency Management Agency (Fema) con cui ha discusso della minaccia costituita dall'uragano, che dopo "aver colpito con effetti devastanti Haiti" ha ridotto la sua potenza a tempesta tropicale di categoria tre, e ora si dirige verso le coste atlantiche del sud degli Stati Uniti.

Il presidente americano ha avvisato infatti che la riduzione della potenza di Matthew potrebbe essere temporanea, perché "aumenterà la sua forza spostandosi verso la Florida" e attraversando l'Oceano. Atteso, con raffiche di 195 chilometri all'ora, domani sulle coste delle Bahamas, l'uragano dovrebbe colpire domani in serata la Florida, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza.

La stessa misura è stata presa dal governatore del South Carolina, Nikki Haley, che ha anche ordinato l'evacuazione di vaste zone costiere, con lo spostamento di oltre un milione di persone a cui è stato raccomandato di allontanarsi almeno di 100 miglia dalla costa. Sono scattati i piani di emergenza anche nelle zone costiere di Georgia e North Carolina.

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