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No all'oleodotto, arrestata protagonista di 'Divergent': "Accusata di sommossa"

11 ottobre 2016 | 12.11
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No all'oleodotto, arrestata protagonista di 'Divergent':

L'attrice americana Shailene Woodley , giovane star della saga cinematografica 'Divergent', protagonista di 'Colpa delle stelle' e del nuovo film diretto dal premio Oscar Oliver Stone, 'Snowden', è stata arrestata nel corso di una protesta contro un grande progetto di oleodotto nel North Dakota. Lo riferiscono i media americani, aggiungendo che la 24enne è stata fermata in un cantiere mentre stava trasmettendo attraverso Facebook live la manifestazione, che ha coinvolto circa 200 persone.

Secondo quanto ha raccontato, Shailene stava camminando tranquillamente per tornare al suo veicolo, quando gli agenti "mi hanno afferrata per la giacca, dicendo che non avevo il permesso di andare avanti con le riprese... e avevano pistole, manganelli e non mi lasciavano andare". Nel video si vede l'attrice venire portata via ammanettata, mentre si chiede perché tra centinaia di altri manifestanti è stata scelta proprio lei. "Eravamo in centinaia di persone qui. Mi state arrestando perché sono conosciuta e ho 40.000 persone che mi stanno guardando", si sente dire a un poliziotto. Il video si è diffuso rapidamente sui social media, dove in poche ore è stato visto più di 2 milioni e quattrocentomila volte.

La polizia ha reso noto che Shailene Woodley, poi rilasciata in serata, è stata una delle 27 persone arrestate con l'accusa di "sommossa e sconfinamento".

Il progetto del Dakota Access Pipeline ha scatenato forti proteste, con i nativi americani che hanno cercato di bloccare la sua costruzione per motivi ambientali e per difendere il sacro territorio di sepoltura dei morti Sioux a Standing Rock, zona al centro di un’aspra querelle giuridica. Pochi giorni fa, la Corte d'Appello federale degli Stati Uniti ha però respinto la richiesta della tribù locale di fermarne i lavori.

L'oleodotto, lungo 1.886 chilometri e dal costo di 3,8 miliardi di dollari, dovrebbe attraversare North e South Dakota, Iowa e Illinois con una capacità di oltre 570mila barili al giorno, mettendo in pericolo, secondo gli attivisti ambientali, i corsi d'acqua e le falde acquifere della zona.

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