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North Carolina, molotov contro sede del Partito Repubblicano

17 ottobre 2016 | 08.44
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(Foto Afp) - AFP
(Foto Afp) - AFP

Attacco incendiario contro la sede del Partito Repubblicano in North Carolina. Una bottiglia molotov è stata scagliata contro un finestra dell'edificio, provocando un incendio che ha distrutto manifesti elettorali per Donald Trump, mobilio e altro materiale all'interno dell'ufficio. Gli aggressori hanno anche lasciato una scritta sul muro esterno che recita "nazisti repubblicani via dalla città", minacciando altre azioni. Nell'attacco, avvenuto durante il weekend, nessuno è rimasto ferito.

La polizia sta indagando dopo che i funzionari del partito hanno denunciato domenica quello che il governatore Pat McRory ha definito "un attacco alla nostra democrazia". Ii sindaco di Hillborough, Tom Stevens, ha diffuso una dichiarazione in cui afferma che l'attacco incendiario costituisce una "volontaria minaccia alla sicurezza della nostra comunità e il suo messaggio d'odio mina la decenza, il rispetto e l'integrità della partecipazione civica".

"L'unica cosa importante è che nessuno sia rimasto ucciso, cosa che sarebbe potuta succedere", ha detto, da parte sua, il direttore esecutivo del Partito Repubblicano del North Carolina, Dallas Woodhouse. "A prescindere dall'essere repubblicani, democratici o indipendenti, tutti gli americani devono sentirsi oltraggiati per questo attacco violento e pieno d'odio contro la nostra democrazia", ha aggiunto.

"Gli animali che rappresentano Hillary Clinton e i democratici hanno appena lanciato un attacco incendiario contro la nostra sede in North Carolina", scrive su Twitter Donald Trump che punta quindi immediatamente il dito contro gli avversari democratici per l'attacco. "Perché stiamo vincendo", aggiunge.

Da parte sua, la candidata democratica ha condannato l'attacco definendolo, sempre su Twitter, "orribile e inaccettabile" ed esprimendo sollievo per il fatto che non vi siano state vittime.

Le accuse di Trump ai democratici per la molotov sono arrivate poche ore dopo che il candidato repubblicano, sempre su Twitter, è tornato a denunciare presunte scorrettezze degli avversari e possibili brogli elettorali. "Le elezioni sono assolutamente truccate dai media disonesti e distorti che sostengono Hillary l'imbrogliona, ma anche in molti seggi elettorali, è triste", ha scritto Trump che - da quando ha cominciato ad arretrare pesantemente nei sondaggi, principalmente a causa dello scandalo provocato dal video con le sue frasi volgari e sessiste - insiste nel mettere in dubbio la correttezza del processo elettorale.

Anche il candidato repubblicano alla vice presidenza, Mike Pence, ha parlato di "una sensazione di elezioni truccate" a causa "della campagna dei media" contro Trump. Ma il governatore dell'Indiana non ha messo in dubbio la correttezza del sistema elettorale: "Il popolo americano parlerà nel processo elettorale che culminerà l'otto novembre", ha detto sottolineando che Trump "accetterà la volontà che sarà espressa dal popolo americano". "Ma fino all'Election day - ha concluso in un'intervista televisiva - noi continueremo a batterci con tutte le nostre forze anche contro tutte le previsione e contro la maggior parte di voi nei media nazionali".

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